Analisi fondamentale giornaliera del prezzo del greggio – Il rapporto dell’API spinge il petrolio in rialzo. L’EIA confermerà queste cifre?

Nella giornata di martedì, il greggio continua a muoversi in rialzo lungo la tendenza positiva avviata durante la sessione di lunedì, toccando i massimi delle ultime sette settimane. Nelle prime ore della giornata, il petrolio è stato spinto in rialzo dall’esito del vertice di San Pietroburgo tra i ministri dell’Opec e quelli degli altri paesi produttori.

Il Wti con scadenza a settembre è aumentato di 1,55$, ossia del 3,34%, per raggiungere i 47,89$. Il Brent con scadenza a ottobre ha chiuso a 50,36$, in rialzo di 1,54$ ossia del 3,15%.

Durante il vertice di San Pietroburgo, il ministro saudita dell’Energia, Khalid al-Falih, ha dichiarato che, nel mese di agosto, Riyad limiterà le esportazioni a 6,6 milioni di barili al giorno, circa 1 milione di barili al giorno in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Inoltre, la Nigeria ha aderito all’accordo di Vienna, accettando di ridurre la produzione di 1,8 milioni di barili al giorno, quando l’attività produttiva si sarà stabilizzata.

Nel corso della sessione, il prezzo è stato spinto in rialzo dal rapporto sulle scorte dell’American Petroleum Institute (Api). Il documento ha, infatti, mostrato una netta riduzione delle scorte di greggio. Le scorte di benzina sono, invece, aumentate, mentre quelle di distillati sono diminuite.

 Previsioni

Attualmente, il Wti sta testando un possibile livello di resistenza a 48,52$. Tuttavia, tale quotazione rappresenta anche l’innesco per un’accelerazione al rialzo con i 49,75$ come prossimo obiettivo. Lo slancio al rialzo continuerà finché il greggio rimarrà al di sopra del livello del 50% dei 47,33$.

Per il Brent, l’obiettivo è a 51,30$. Tale quotazione rappresenta anche l’innesco per una rottura al rialzo. Se il prezzo discendesse al di sotto dei 50,10$, tale mossa indicherebbe le presenza di venditori.

Secondo il rapporto dell’Api, la diminuzione delle scorte di greggio nella scorsa settimana dipende dall’incremento della produzione delle raffinerie. Il documento ha mostrato che, durante la settimana conclusasi il 21 luglio, le scorte di greggio sono diminuite di 10,23 milioni di barili a 487 milioni di barili. Secondo le previsioni, la riduzione doveva essere di 2,6 milioni di barili.

Al contrario, le scorte di benzina sono aumentate di 1,903 milioni di barili, a fronte di un calo previsto di 1,25 milioni di barili. Le scorte di distillati sono diminuite di 111000 barili, invece degli 800000 barili previsti.

L’andamento del greggio nella giornata di oggi verrà determinato dal rapporto settimanale sulle scorte dell’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia (Eia). Secondo le prime stime, il documento dovrebbe mostrare una diminuzione pari a 3,3 milioni di barili. Considerate le cifre diffuse dell’Api, i trader attendono un risultato maggiore.

A mio parere, i dati dell’Eia devono superare i 3,3 milioni di barili o il greggio chiuderà in ribasso. Se il risultato fosse, invece, migliore delle aspettative, il prezzo del petrolio continuerà ad aumentare.