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Guida ai mercati ribassisti: come sopravvivere e guadagnare

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Jul 20, 2022, 10:58 UTC

Guida utile ai mercati ribassisti. Come sopravvivere se il portafoglio è in perdita? All'opposto, come guadagnare se si è usciti al momento giusto?

mercati ribassisti

In questo articolo:

In una recente guida abbiamo proposto 5 modi per prepararti ad una recessione data sempre più come possibile. Quelli erano veri e propri consigli di sopravvivenza che andavano anche un po’ oltre le dritte sugli investimenti finanziari. Qui, invece, riporteremo i consigli per sopravvivere e guadagnare dai mercati ribassisti come proposti da alcuni consulenti finanziari.

Alcuni suggerimenti potranno apparire come ovvi, ma non per tutti. Ed è sempre bene rileggere alcuni consigli già assimilati, in particolare durante mercati ribassisti come quelli in cui ci troviamo.

Ovviamente non si tratta di consigli su singoli titoli da comprare, ma suggerimenti generali utili per la riflessione personale.

Mercati ribassisti uguale più liquidità

Alcuni fondi di investimento ad inizio 2022 hanno optato per una maggiore esposizione sulla liquidità, in alcuni casi anche “elevata” come ha rivelato Maria Municchi, gestore del fondo M&G Sustainable Allocation di M&G intervistata da Morningstar.

Tradotto, compreso in anticipo che i mercati avrebbero corretto in modo significativo il fondo si è cautelato spostando valore sulla liquidità.

In seguito il fondo ha analizzato la situazione ed ha investito parte della liquidità in alcuni mercati che nel medio termine potrebbero portare valore. In particolare il fondo ha investito una porzione della liquidità nel settore tecnologico statunitense perché ha corretto tantissimo da inizio anno.

Dal disinvestimento al reinvestimento

Gli investitori più “smart” e che nel corso della seconda parte del 2021 avevano compreso cosa si stava preparando all’orizzonte, hanno disinvestito da quei titoli dove avevano maturato importanti guadagni.

Una scelta saggia che gli ha dato ragione. Ora, tuttavia, alcuni di essi potrebbero trovarsi nella condizione di non sapere quando rientrare. Le previsioni di alcune autorevoli voci del settore finanziario, tra cui i vertici di Goldman Sach e JP Morgan, da mesi avvertono dei rischi di ulteriori ribassi nei mercati finanziari. Addirittura il fondo BlackRock è diventato molto più prudente sull’acquisto di azioni e lo sarà per 6-12 mesi.

Mike Piershale, presidente dell’omonima Piershale Financial Group, società impegnata nella gestione dei risparmi dei suoi clienti negli USA, ai lettori di Kiplinger che hanno disinvestito prima dei crolli suggerisce una strategia di rientro.

Supponiamo che tu abbia disinvestito 250 mila euro prima della caduta dei titoli azionari e che tu stia cercando un punto di rientro stabile. Dal momento che non puoi sapere con precisione quando il mercato toccherà il fondo, Piershale suggerisce di distribuire su un arco temporale di 18 mesi la somma che intendi reinvestire.

In questo caso 250 mila diviso 18 mesi diventano 13.888 euro al mese. Preferibile investire la somma nei giorni in cui i mercati sono particolarmente ribassisti per massimizzare gli acquisti di azioni. La strategia offre l’opportunità di abbassare il prezzo medio di carico (PMC) delle azioni comprate e di sfruttare meglio la fase di rialzo quando essa si verificherà.

Ovviamente spetterà a te scegliere i titoli azionari più appropriati.

Vendere in perdita o attendere?

All’opposto, potresti essere stato colto di sorpresa dalle correzioni degli ultimi mesi e aver assistito alla rapida svalutazione del tuo portafoglio finanziario.

Alcuni si sono fatti prendere dal panico ed hanno venduto in perdita. A chi ha resistito fino ad ora, Chris Chen, consulente finanziario fondatore di Insight Financial Strategists, ricorda che ciò che va giù poi ritorna su. Se hai il portafoglio in perdita potrebbe non piacerti questa massima, tuttavia, è quella che andrebbe osservata per non ritirare il capitale in perdita.

Chen, fa notare che l’indice S&P 500 da marzo 2000 a dicembre 2021 ha guadagnato l’84,03%, eppure in questo ampio arco temporale i crolli ci sono stati eccome! Tra il 24 marzo 2000 e il 21 settembre 2001 lo S&P 500 corresse del -36,77% e del -51,93% (addirittura!) tra il 9 ottobre 2007 e il 20 novembre 2008. Chi ha resistito alla tentazione di liquidare in perdita ha vinto.

Prepararsi ai mercati ribassisti

Non è semplice prepararsi per resistere quando i cicli economici ci presentano una condizione di mercati ribassisti. Non è semplice prevedere un doppio cigno nero in poco più di due anni (pandemia e guerra in Ucraina).

Tutto vero, ma Brian Skrobonja, consulente finanziario indipendente di St. Louise (USA), fa presente che il paracadutista quando si lancia dall’aereo è consapevole che precipiterà al suolo ad una velocità prossima ai 180 – 200 chilometri all’ora, quindi si dota del miglior paracadute e di una tuta resistente.

La metafora vuol significare per l’investitore che, anche se le crisi finanziare sono in certa misura inevitabili e delle volte non facilmente individuabili a priori, tuttavia, se l’investitore si aggiorna da più fonti su quanto accade nei mercati finanziari e non resta alla superficie approfondendo i temi, ha la possibilità di captare certi segnali. Segnali che possono dare indicazioni su dove sta dirigendosi l’intero mercato finanziario o alcune parti di esso.

L’approccio agli investimenti non è uguale per tutti

Le azioni Ferrari o le azioni Nexi non sono indicate allo stesso modo per tutti i tipi di investitore.

Se le azioni Ferrari sono capaci di resistere meglio alle correzioni di mercato, tanto da aver mantenuto un +11,56% da inizio 2022 (alla data del 20 luglio), lo stesso non si può dire delle azioni Nexi che da inizio anno hanno perso il 53,54% del loro valore (alla data del 20 luglio).

Perché questo esempio è utile a farci capire che l’approccio ai mercati finanziari non è uguale per tutti?

Prendiamo un giovane investitore di 25 anni che ha investito in Ferrari e in Nexi durante il picco delle valutazioni dei due titoli azionari. Anche in caso di forte correzione del titolo Nexi, il giovane investitore ha davanti a sé tutti gli anni per attendere il ritorno della fase rialzista dei mercati finanziari.

Discorso diverso per una persona prossima alla pensione o già in pensione. Per questo profilo di investitore i titoli azionari troppo rischiosi, e maggiormente soggetti alle correzioni di mercato, non sono da aggiungere al portafoglio finanziario personale.

L’approccio agli investimenti si distingue anche per gli obiettivi che intendiamo raggiungere e non solo per l’età. L’investimento che stai curando con così tanta attenzione a cosa ti serve? Per comprare casa? Per comprare l’auto o la moto? Per la pensione o per pagare il tuo matrimonio?

Ciascuno di questi obiettivi ha orizzonti temporali diversi, e anche il rischio va adeguato all’obiettivo.

Fare quello che fanno gli altri o distinguersi?

Sia durante i mercati ribassisti, che durante i mercati rialzisti c’è la tentazione di seguire troppo la massa o all’opposto di cercare posizioni che ci possano distinguere dagli altri.

Ma qual è la giusta strategia? Devo seguire quello che fanno gli altri o devo distinguermi dalla massa?

Piuttosto che fare quello che fanno gli altri, sarebbe più saggio leggersi un libro scritto da un investitore autorevole e trarre da lì una strategia di investimento da sperimentare.

Distinguersi dalle masse in riferimento agli investimenti finanziari cosa significa? Che compri quello che non comprano gli altri? Forse sarebbe meglio non porsi nella logica del distinguersi dalle masse, ma dell’anticipare le masse. Questo significa investire nei giusti titoli azionari prima che lo facciano tutti, per beneficiare dei guadagni quando le masse acquisteranno in grande quantità. Non è semplice, perché significa studiare i trend prima che i singoli titoli azionari, ed aver maturato una certa fiducia riguardo a quel tema di investimento.

Ad esempio, che l’acqua è un tema di investimento strategico alcuni investitori lo avevano capito 10 o 15 anni fa. Oggi lo sanno in tanti. Come hanno fatto a capirlo per primi? Non accontentandosi di leggere le previsioni pubblicate dagli analisti mainstream, perché a quel punto già non si è più in una fase da early adopter.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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