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G10 FX: come investire nelle 10 valute più scambiate al mondo

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Nov 1, 2023, 12:18 GMT+00:00

G10 FX, scopri come puoi investire nelle 10 valute straniere più scambiate al mondo e quali sono. Leggi da quali è meglio iniziare.

G10 FX

Le G10 currencies o G10 FX sono le 10 valute a corso legale più scambiate al mondo. Spesso G10 viene associato con il Gruppo dei 10 (o Gruppo dei Dieci), cioè una organizzazione internazionale che riunisce 11 paesi (la Svizzera si è aggiunta nel 1964) tra i più industrializzati al mondo.

Ma quando ci riferiamo alle 10 valute più scambiate al mondo in realtà esse non coincidono con il numero di nazioni appartenenti al G10, infatti nell’organizzazione troviamo molte nazioni che utilizzano l’euro.

Vediamo dunque quali sono le 10 valute più scambiate al mondo e in che modo è possibile investire in esse.

G10 currencies o G10 FX: quali sono le 10 valute più scambiate al mondo

G10 FX come termine ha una sua radice nel Gruppo dei Dieci poiché nel 1971 fu sancita la svalutazione del dollaro USA rispetto all’oro e furono fissate le parità con le valute delle nazioni che allora facevano parte del G10 (Smithsonian Agreement).

A seguito dell’adozione dell’euro nel 2002 da parte di alcune delle nazioni del G10, oggi le 10 valute a corso legale più scambiate al mondo sono le seguenti:

  • dollaro degli Stati Uniti (USD);
  • euro (EUR);
  • sterlina inglese (GBP);
  • yen giapponese (JPY);
  • dollaro australiano (AUD);
  • dollaro della Nuova Zelanda (NZD);
  • dollaro canadese (CAD);
  • franco svizzero (CHF);
  • corona norvegese (NOK);
  • corona svedese (SEK).

Com’è facile intuire, a partire dallo scambio delle valute sopra citate è possibile creare una ampia serie di coppie di trading forex su cui l’investitore può investire, sicuro di trovare un’ampia liquidità.

A conti fatti, però, sono quattro le coppie forex più scambiate al mondo:

  • EUR/USD;
  • USD/JPY;
  • GBP/USD;
  • USD/CHF.

E tutte rappresentano nazioni che appartengono al Gruppo dei Dieci. Tali coppie di valute sono quelle più utilizzate anche da chi fa trading forex in maniera speculativa.

Le Commodity Pairs

Subito dopo le quattro coppie di valute sopra citate troviamo le commodity pairs, ovvero coppie di valute il cui scambio è particolarmente influenzato dallo scambio di materie prime.

Le commodity pairs sono le seguenti:

  • USD/CAD;
  • AUD/USD;
  • NZD/USD.

Come si può notare una delle due valute è sempre il dollaro USA, cioè la moneta più scambiata al mondo. Del gruppo fanno parte anche il riyal saudita (SAR) per via della vendita di petrolio verso l’estero, il real brasiliano (BRA) per via degli scambi di materie prime di origine vegetale e il rublo russo (RUB) per gli scambi con l’estero di idrocarburi, materie prime vegetali e metalli industriali.

Dunque quando si investe in queste coppie di valute è importante correlarle all’andamento delle materie prime, altrimenti si rischia di non comprendere il perché della loro volatilità.

G10 FX Futures: come investire nel forex con i futures

Per investire nelle prime 10 valute del forex mondiale, una delle strade percorribili sono i G10 FX Futures, cioè i futures sulle valute straniere.

Il CME Group ha sviluppato una serie di prodotti futures per consentire agli investitori di investire nelle valute attraverso i futures.

Il trader acquista quindi un contratto legato a un sottostante composto da valute anziché materie prime e scambia i contratti su prezzi futuri a un mese.

I futures sulle valute hanno il vantaggio di poter essere scambiati 23 ore al giorno e con dimensioni personalizzate. A differenza del mercato forex over-the-counter, il mercato dei futures sulle valute è più regolamentato e sicuro.

Tra i prodotti G10 FX del CME Group più scambiati troviamo:

  • Euro FX Futures;
  • E-mini Euro FX Futures;
  • Japanese Yen Futures;
  • E-mini Japanese Yen Futures;
  • British Pound Futures;
  • Canadian Dollar Futures.

Può accadere che in alcuni periodi dell’anno le coppie agganciate a economie basate sulle materie prime, possano superare in volumi di scambio sia la coppia USD/CHF che la coppia GBP/USD.

Dunque le commodity pairs non sono assolutamente da sottovalutare in una ampia strategia di trading giornaliero con le valute straniere.

Come investire sulle coppie di valute del G10 FX?

Per investire sulle coppie di valute del G10 FX è necessario aprire un conto di trading presso un broker forex regolamentato. Attraverso la piattaforma di trading del broker forex potrai speculare sul prezzo delle valute su base giornaliera.

Questo significa che utilizzerai i contratti per differenza (CFD), uno strumento derivato che ti permette di speculare sui prezzi delle valute straniere senza possederle effettivamente.

Tale strategia di investimento sul forex prevede la leva. Se non hai conoscenze esaustive circa i CFD e la leva, ti consigliamo di seguire i corsi e i webinar di BDSwiss Accademy attraverso cui potrai comprendere al meglio come investire nel mercato forex.

In alternativa potresti utilizzare piattaforme digitali che offrono l’acquisto e la vendita di valute reali. In questo caso una volta acquistata la valuta essa verrà depositata in un conto multivaluta. Sarai tu a decidere quando venderla impostando una operazione di vendita con limite.

La seconda opzione descritta è l’ideale per chi preferisce uno stile di investimento sul medio – lungo periodo e non ha il tempo o le competenze per dedicarsi al trading giornaliero.

Su quali coppie del G10 FX investire?

Diciamo subito che non conviene cimentarsi contemporaneamente su tutte e dieci le valute del G10 FX. Meglio iniziare da una sola coppia di valuta e in particolare da una coppia di valuta formata da due valute straniere che meglio si conoscono.

Ad esempio l’euro e il dollaro, o l’euro e la sterlina inglese, oppure l’euro e il franco svizzero. Se durante la tua normale attività lavorativa hai rapporti con la Svizzera, per esempio, già conosci il franco svizzero e dunque ti sarà più facile capire l’andamento della coppia EUR/CHF (anche se non rientra tra le prime coppie sin qui elencate, EUR e CHF rientrano nel gruppo G10 currencies).

Se per ragioni lavorative o personali viaggi spesso nel Regno Unito, significa che avrai avuto modo di acquistare e vendere sterlina inglese contro euro più volte. Data la tua conoscenza della valuta di sua maestà e anche della cultura del paese, iniziare a investire sulla coppia EUR/GBP potrebbe essere la scelta migliore per te.

In un secondo momento potrai aggiungere investimenti su altre coppie: EUR/USD; USD/CHF; USD/GBP. Ricorda che molto dipende anche dalla disponibilità di risorse finanziarie da destinare a tale attività di trading.

Concludendo

Le valute conosciute come G10 FX o G10 Currencies sono quelle con il maggior volume di scambio mondiale su base giornaliera. Tra queste il dollaro USA, l’euro, la sterlina, il franco svizzero e lo yen giapponese risultano essere le più scambiate al mondo.

Seguono le commodity pairs, cioè quelle valute legate a una economia basata sulle materie prime. Alcune di esse nel corso dell’anno possono superare in volumi di trading giornaliero alcune delle prime quattro coppie più scambiate.

Quando scegli le valute del gruppo G10 FX su cui investire è consigliabile selezionare quelle che conosci meglio in base alla tua esperienza di vita, e solo in un secondo momento investire su altre coppie meno conosciute.

Infine, i metodi per investire sulle valute straniere sono almeno tre: facendo trading con i forex futures; speculando sul prezzo con i CFD e la leva; acquistando e vendendo valuta straniera al prezzo spot (cioè detenendo nel conto multivaluta valuta straniera reale).

Tieniti aggiornato sull’andamento delle valute straniere attraverso le nostre previsioni forex pubblicate su base giornaliera.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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