Cripto exchange-traded fund scopri cosa sono, come funzionano e come investire nei crypto ETF. Le differenze con i crypto ETP e crypto ETN.
Cosa sono i cripto exchange-traded fund? Se già conosci la natura di un exchange-traded fund sai che si tratta di un fondo negoziato in borsa il cui valore si basa su un paniere di asset. Ma nel caso delle criptovalute un crypto ETF funziona un po’ diversamente, ed è anche per questo che società come 21Shares preferiscono chiamarlo crypto ETP (exchange-traded product).
Curioso di sapere come potresti esporti ai crypto exchange-traded-fund? Vediamo come puoi farlo in Europa senza dover “sbarcare” negli USA con i tuoi soldi.
Solitamente un ETF viene sviluppato legandolo a un indice azionario relativo a un comparto industriale o ad un tema di investimento (cybersecurity, digital payment, ecc.).
Nel caso di un cripto exchange-trade fund il fondo passivo viene invece legato direttamente a una criptovaluta, o indirettamente a un paniere di criptomonete.
In tutti i casi il valore di una quota acquistata dall’investitore non è uguale al valore della criptovaluta sottostante o alla somma dei valori del paniere di criptovalute. Il cosiddetto NAV (Net Asset Value) di una quota del fondo detenuta dall’investitore ha un prezzo che rappresenta “il rapporto tra la somma dei valori di mercato delle attività del portafoglio del fondo e il numero di quote in circolazione”.
Nel caso di un crypto ETF legato al bitcoin (BTC), ad esempio, avremo che l’emittente del fondo acquista bitcoin presso un elenco definito di exchange di criptovalute e affida la criptovaluta acquistata ad un agente collaterale che agisce per conto degli investitori. I bitcoin acquistati vengono a questo punto gestiti in cold-sotrage, cioè in “portafogli a freddo”.
Il meccanismo non è molto diverso dall’acquisto di un ETF legato all’oro. Anche in questo caso viene acquistato il metallo prezioso e detenuto per conto dell’investitore in un luogo sicuro.
Quando invece il cripto ETF è legato a un paniere di criptovalute significa che quel veicolo di investimento (l’ETF) è legato a un indice di criptovalute.
Prendiamo come esempio il 21Shares Bitcoin Suisse Index ETP (ABBA). Questo è un indice sviluppato per tracciare le performance finanziarie di bitcoin e di ether (ETH) “ponderandole sulla base della capitalizzazione di mercato per garantire una rappresentazione accurata dell’attuale mercato delle criptovalute”, si legge nel documento informativo dello strumento finanziario.
Dagli esempi sopra riportati si comprende che un cripto exchange-traded fund è una via di mezzo tra un fondo passivo su indici e un fondo passivo su materie prime (exchange-traded commodity, ETC). Ecco perché la società 21Shares preferisce chiamarli crypto ETP: questo termine è più appropriato.
Procedendo oltre la “tassonomia” cerchiamo di capire se investire in un cripto exchange-traded fund conviene e a chi.
Probabilmente sarai a conoscenza del fatto che i primi fondi legati alle criptovalute sono nati in Europa e non negli Stati Uniti dove le autorità di regolamentazione restano diffidenti nei confronti delle criptomonete.
In Europa 21Sahres è stato tra i primi sviluppatori di indici e fondi passivi legati alle criptovalute. I suoi crypto ETP sono quotati in Svizzera e in altre Borse europee (Parigi e Francoforte) rendendo facile anche agli italiani il loro reperimento presso le piattaforme dei migliori broker online. Decine i crypto ETP su cui è possibile esporsi.
Sono anche disponibili gli ETP di Fidelity come il Fidelity Physical Bitcoin ETP, oppure i CoinShares Physical. In particolare CoinShares ha sviluppato un fondo dedicato a 10 criptovalute e altri dedicati a: bitcoin; ether; litecoin; XRP; altre criptovalute.
Se prendiamo il KID di un crypto ETP emesso da 21Shares leggiamo che l’orizzonte temporale consigliato è di 1 anno con un investimento di 10.000 euro. La durata può comunque essere scelta dal cliente ma, dati i costi di ingresso e di uscita a cui si aggiungono quelli di gestione, è meglio valutare se detenere il fondo per meno di un anno.
I costi di ingresso e di uscita partono da un minimo di 5 USD (5$ in ingresso e 5$ in uscita) e bisognerà tenerne conto quando si calcola l’ammontare da investire in questo tipo di prodotto.
Un cipto ETP emesso da CoinShares, invece, raccomanda di detenere l’investimento per 5 anni e i costi sono soltanto di gestione annuale pari all’1% del valore dell’investimento. Tale costo viene prelevato direttamente sul valore annuale dell’investimento. Non sono previsti costi di ingresso o di uscita.
Il rischio di un crypto ETP / crypto ETF è 7 su una scala che va da 1 a 7, quindi rischio massimo del capitale.
Esiste un’altra “categoria”, per così dire, di crypto ETF per tema. Questi sono stati sviluppati a partire da un indice che si focalizza su token e crypto di cui si può fare lo staking, oppure possono essere basati su smart contract platform o su un numero di criptoasset a media capitalizzazione.
Vantaggi:
Svantaggi:
Nelle borse europee gli investitori italiani interessati ai veicoli di investimento legati alle criptomonete possono trovare anche gli Exchange-traded Note (ETN).
VanEck e WisdomTree sono i principali sviluppatori di questo tipo di prodotto di investimento legato alle criptovalute. Tuttavia una nota negoziata in borsa è diversa da un ETF perché rappresenta un titolo di debito senior non garantito e non subordinato.
Essendo un’emissione di debito l’ETN presenta una data di scadenza, mentre gli ETF non hanno scadenza. Inoltre gli ETN sono garantiti soltanto dal credito dell’emittente e non anche dal patrimonio di quest’ultima.
Ad ogni modo, gli investitori più esperti trovano nei VanEck crypto ETN e nei WisdomTree crypto ETN altri due prodotti con cui potersi esporre al mondo dei criptoasset.
I cripto exchange-traded fund (o crypto ETF / crypto ETP) sono un ottimo strumento di investimento per quanti vorrebbero esporsi alle criptovalute in modo indiretto. Vanno tenuti in considerazione tutti i rischi tipici di questi veicoli di investimento, più la complessità del mondo delle criptovalute e la loro elevata volatilità.
Per il resto è presumibile stimare che nei prossimi anni entreranno in circolazione nuovi crypto ETP spot per soddisfare le esigenze degli investitori istituzionali e retail.
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.