Zona euro, servizi sostengono crescita attività imprese, a max nove mesi – Pmi flash

LONDRA (Reuters) – La crescita dei servizi ha rafforzato la ripresa dell’attività delle imprese della zona euro questo mese, espandendosi molto sopra le attese, in un’indagine che suggerisce che l’eurozona potrebbe sfuggire alla recessione.

L’indice composito dei responsabili degli acquisti (Pmi) di S&P Global, considerato un buon indicatore della salute economica dell’area, è salito a 52,3 a febbraio rispetto ai 50,3 di gennaio.

Il dato, nettamente oltre la soglia di 50 che separa la crescita dalla contrazione, ha superato tutte le stime di un sondaggio Reuters che aveva previsto un aumento più modesto a 50,6.

“L’attività delle imprese in tutta la zona euro è cresciuta molto più velocemente del previsto a febbraio, con una crescita che ha raggiunto un massimo di nove mesi grazie alla ripresa dell’attività del settore dei servizi”, ha detto Chris Williamson, capo economista aziendale di S&P Global.

“Il Pmi di febbraio è sostanzialmente coerente con una crescita del Pil trimestrale di poco inferiore allo 0,3%”

A suggerire che la ripresa potrebbe continuare, la domanda è aumentata per la prima volta da metà del 2022 e le aziende hanno nuovamente aumentato le assunzioni. L’indice delle nuove imprese è salito a 50,6 da 48,9.

L’attività nel settore dei servizi è cresciuta questo mese al ritmo più veloce da giugno e il Pmi è rimbalzato a 53,0 da 50,8, superando tutte le stime di un sondaggio Reuters e superando di gran lunga la stima mediana a 51,0.

Con l’affievolirsi dei timori di recessione, l’ottimismo per l’anno a venire è migliorato ancora a febbraio. L’indice delle aspettative delle imprese è salito a un massimo di nove mesi di 61,5, da 61,2 di gennaio.

Tuttavia, l’attività industriale è diminuita a un ritmo leggermente più marcato questo mese. Il Pmi manifatturiero è sceso a 48,5 da 48,8, in contrasto con le attese Reuters per un aumento a 49,3 e al di sotto di tutte le previsioni.

(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)