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Una Finestra sull’Europa: il Petrolio non Decolla dopo l’Accordo OPEC

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Apr 14, 2020, 06:21 UTC

Oggi inizia una nuova settimana ricca di market movers in Europa e non solo, mentre alcuni Governi iniziano ad approcciare la fase 2 di lockdown.

Saudi Aramco petrolio greggio

Comincia oggi una nuova settimana per i mercati europei, dopo la pausa del Lunedì di Pasqua.

Il Premier Conte venerdì scorso ha reso noto che le misure di lockdown previste per l’Italia continueranno fino al 3 Maggio, ma alcuni punti vendita da oggi potranno riprendere le loro attività.

La Francia resta invece congelata fino all’11 Maggio, mentre la Spagna ha deciso di far ripartire anche edilizia e altre attività non essenziali, in seguito ai dati più confortanti sulla diffusione dei contagi.

Per il Regno Unito, invece, non si ha ancora certezza sulle tempistiche per la riapertura, dopo un mese di lockdown con misure molto restrittive che non hanno però impedito al virus di contagiare oltre 84.000 cittadini.

L’evento principale dello scorso fine settimana è stato sicuramente l’accordo siglato tra l’OPEC e la Russia per il taglio della produzione del petrolio per 9,7 milioni di barili al giorno.

Attualmente, l’oro si trova a 1715 dollari l’oncia, mentre il cambio EUR/USD resta stabile a quota 1,09.

L’OPEC raggiunge l’accordo sul taglio alla produzione

Dopo l’accordo tra OPEC e Russia, che hanno stabilito un taglio alla produzione per quasi 10 milioni di barili al giorno, sono giunti diversi commenti positivi da numerosi Paesi e rappresentanti dei Governi.

Nella giornata di ieri, le quotazioni del Wti e del Brent sono cresciute considerevolmente, per poi però rallentare e stabilizzarsi. Sembrerebbe, infatti, che i mercati non abbiamo accolto con particolare entusiasmo il taglio della produzione.

Attualmente, infatti, il greggio WTI viene ceduto a 22,60 dollari al barile, mentre il Brent ha raggiunto i 32,07 dollari al barile.

Nonostante la tiepida reazione del mercato, secondo Bloomberg l’accordo raggiunto rappresenta un passo storico per i Paesi esportatori, che mette termine a una guerra devastante per le quotazioni, pur senza riuscire a compensare l’impatto della pandemia di Coronavirus.

Le borse asiatiche nuovamente deboli

Le borse asiatiche si sono mostrate ieri particolarmente deboli, con l’indice Nikkei di Tokyo in calo del -2,33% nella seconda metà della sessione, e il Kospi sudcoreano in rosso del -1,88%.

Male anche lo Shangai Composite, che ha chiuso a quota 2783 punti (-0,49%), mentre Hong Kong è rimasta chiusa per la festività. Questa settimana, si attendono diversi market movers per l’economia asiatica e cinese nello specifico, come riportato di seguito.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Nella giornata di oggi in Spagna si terranno le aste dei Letras spagnoli, con scadenza a sei e dodici mesi, e in Francia quelle dei BTF a scadenza tre, sei e dodici mesi.

Fuori dall’UE, si attende invece il saldo della bilancia commerciale cinese.

Mercoledì, invece, verranno rivelati gli indici dei prezzi al consumo in Francia, Spagna e Italia. In mattinata, si terranno anche le aste dei bund tedeschi con scadenza a 30 anni.

Giovedì 16 Aprile 2020 sarà il turno dell’indice dei prezzi al consumo in Germania, e dei dati sulla produzione industriale annuale e mensile a Febbraio 2020.

Continueranno inoltre le aste dei Bonos spagnoli e dei BTAN francesi a 3 e 5 anni.

Venerdì, infine, si attendono il saldo della bilancia commerciale italiana e l’IPC dell’eurozona, oltre ai dati sulle immatricolazioni auto in Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna.

Fuori dall’UE, invece, la Cina presenterà i dati sulla produzione industriale, sulle vendite al dettaglio e sul PIL trimestrale e annuale, previsto in netto calo rispetto alle rilevazioni precedenti.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

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