Pubblicita'
Pubblicita'

Una Finestra sull’Europa: FMI stima Crollo PIL Italiano del -9%. Oggi gli Indici dei Prezzi al Consumo

Da:
Alberto Ferrante
Pubblicato: Apr 15, 2020, 05:48 UTC

Le borse europee ieri hanno corso a velocità ben diverse. Il Fondo Monetario Internazionale ha reso note le sue stime sul crollo del PIL a livello mondiale, con l'Italia tra i Paesi che pagheranno maggiormente il peso dell'epidemia.

Una Finestra sull’Europa: FMI stima Crollo PIL Italiano del -9%. Oggi gli Indici dei Prezzi al Consumo

Dopo un netto rialzo in apertura, le borse europee hanno chiuso la sessione di ieri, in seguito alle festività di Pasqua, con risultati altalenanti.

Sulle performances ha pesato certamente l’ultima previsione dell’FMI, che stima una recessione globale nel 2020 a causa del Coronavirus, con ipotesi catastrofiche per l’Italia.

In linea con l’andamento di Piazza Affari, che sarà approfondito in seguito, anche lo spread italiano ha chiuso in rialzo a 220 punti, dai 197 punti dell’ultima rilevazione. Il rendimento del BTp decennale benchmark è salito all’1,82%.

Il petrolio, come già accennato, non ha invece reagito con particolare entusiasmo al taglio dell’OPEC, per 9,7 milioni di barili al giorno.

Infine, il Cambio EUR/USD si trova adesso a quota 1,10.

I principali indici europei

Ieri Piazza Affari è rimasta in territorio positivo (anche con netti rialzi) per gran parte della seduta, per poi crollare e chiudere in rosso del -0,36% sul finale. A pesare in chiusura sono stati soprattutto i titoli delle utility e quelli bancari.

Molto meglio il DAX 30, che dopo una seduta meno volatile ha concluso in rialzo del +1,25%, mentre il CAC40 ha segnato un rialzo del +0,38%.

Simile l’andamento dell’Ibex-35 di Madrid (+0,54%), mentre Londra perde il -0,88% in una sessione in rosso sin dall’apertura.

Le stime dell’FMI: recessione per l’Italia con PIL in calo del 9%

Il Fondo Monetario Internazionale ha stimato una recessione globale nell’anno in corso, con una flessione media del PIL del -3% e, per l’Italia, un crollo del -9%.

La perdita cumulata tra il 2020 e il 2021, secondo il capoeconomista Gita Gopinath, dovrebbe raggiungere quota 9.000 miliardi di dollari, con un PIL pro capite in calo in oltre 170 Paesi.

Il crollo italiano potrebbe essere secondo solo a quello dell’economia greca in Europa, e comunque tra i più pesanti del mondo, dopo Libano, Venezuela e Macao.

Anche sul fronte della disoccupazione, si attendono aumenti nell’ordine del 10% in Italia, 14% in Portogallo, 20% in Spagna e 22,3% in Grecia.

Le previsioni ammettono però la possibilità che già nel 2021 subentri un nuovo periodo di crescita.

Per riuscire a ridurre l’impatto dell’epidemia, anche l’FMI consiglia ai Governi di valutare interventi mirati a sostegno dei Paesi dell’Eurozona maggiormente colpiti.

Petrolio ancora in calo, oro ai massimi

Il greggio non ha tratto particolare giovamento dall’accordo dell’OPEC che ha messo fine alla lunga guerra petrolifera.

Attualmente, il WTI ha un prezzo di 20,42 dollari al barile, dunque sempre intorno alla sua soglia di supporto, e il Brent è ceduto a 29,75 dollari.

Quanto all’oro, questo ha abbondantemente superato i 1700 dollari l’oncia e attualmente è scambiato a 1726 dollari l’oncia.

I prezzi hanno raggiunto i massimi da 7 anni, con un vero rally che evidentemente trova ragione nell’incertezza degli investitori sugli effetti dell’epidemia nel breve e medio termine: nell’ultimo mese caratterizzato da una forte volatilità nei mercati, il prezzo dell’oro è infatti cresciuto del 15% circa.

Il Calendario Economico dell’Eurozona

Oggi si attendono gli indici dei prezzi al consumo in Francia, Spagna e Italia. In mattinata, si terranno anche le aste dei bund tedeschi con scadenza a 30 anni.

Domani sarà invece il turno dell’indice dei prezzi al consumo e dei dati sulla produzione industriale annuale e mensile in Germania.

Continueranno inoltre le aste dei Bonos spagnoli e dei BTAN francesi a 3 e 5 anni.

Venerdì, infine, si attendono il saldo della bilancia commerciale italiana e l’IPC dell’eurozona, oltre ai dati sulle immatricolazioni auto in Italia, Francia, Germania e Gran Bretagna.

Fuori dall’UE, invece, la Cina presenterà i dati sulla produzione industriale, sulle vendite al dettaglio e sul PIL trimestrale e annuale, previsto in netto calo rispetto alle rilevazioni precedenti.

Sull'Autore

Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'