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Una Bufera Di Neve Negli Stati Uniti Spinge Greggio, Cherosene E Gas Naturale Al Rialzo

Da
Barry Norman
Aggiornato: Jan 27, 2015, 20:29 GMT+00:00

I mercati petroliferi sbrano ancora incerto sul destino del greggio che non riesce a fermare la sua tendenza ribassista. Il greggio, infatti, si muove

Una Bufera Di Neve Negli Stati Uniti Spinge Greggio, Cherosene E Gas Naturale Al Rialzo

Una Bufera Di Neve Negli Stati Uniti Spinge Greggio, Cherosene E Gas Naturale Al Rialzo
I mercati petroliferi sbrano ancora incerto sul destino del greggio che non riesce a fermare la sua tendenza ribassista. Il greggio, infatti, si muove ulteriormente al ribasso sul retro dei persistenti problemi legati alle scorte globali e delle dichiarazioni rilasciate dal nuovo ministro saudita Salman, dichiarazioni che, nonostante il drastico calo dei prezzi, non prevedono nessun taglio agli attuali livelli di produzione. Nel frattempo il surplus dell’offerta non sembra diminuire; il segretario generale dell’Opec, Abdullah  ha dichiarato che, attualmente, le scorte di greggio mostrano un surplus di 1,5 milioni di barili giornalieri.  Questa mattina il greggio WTI si muove al rialzo ed é negoziato a 45.28$ mentre il Brent posta un rincaro di 17$ per attestarsi su quota 48.32$. Stando a quanto dichiarato dal segretario generale dell’Opec i prezzi del greggio potrebbero raggiungere i 200$ al barile se i produttori smettessero di investire in nuova fornitura. I future del greggio si muovono al ribasso sulla borsa di Londra e di New York. Stando alle dichiarazioni rilasciate lunedì durante un intervista a  Londra da Abdullah El-Badri  “i prezzi del greggio potrebbero raggiungere i 200$ al barile se si smettesse di investire in greggio e gas naturale”. Il Brent, punto di riferimento globale, cancella il precedente ribasso di oltre il 2,5% ed è negoziato in rialzo a 49,29$.

Il forte ribasso dei prezzi del greggio nell’ultimo trimestre del 2014, si è esteso nel mese di gennaio gravando anche sull’attività di perforazione negli Stati Uniti, infatti, secondo i dati di Baker-Hughes, il numero degli impianti di perforazione a terra attivi nei 48 stati ha mostrato un calo del 16% tra la settimana conclusasi il 31 ottobre 2014 e quella conclusasi il 23 gennaio 2015. Fonte: U.S. Energy Information Administration, Outlook Energetico di breve periodo, gennaio.

Nel recente rapporto mensile sul greggio, l’AIE ha rilevato “come la ripresa dei prezzi del greggio, salvo eventuali massicce interruzioni, possa richiedere del tempo, tuttavia, vi sono alcuni segnali positivi”, infatti, le previsioni di crescita della domanda per il 2015 rimangono stabili a 90.000 barili giornalieri. A supportare tali dichiarazioni, le previsioni EIA che, per il 2015 e il 2016, stimano un incremento della domanda globale di 1 milione di barili giornalieri. Inoltre, sempre per il 2015, si prevede un forte incremento della domanda di benzina, il più forte incremento dal 1970, poiché il massiccio ribasso dei prezzi aumenta inevitabilmente i consumi.

Sotto il titolo che a volte la verità è più strana della finzione, i rapporti hanno rivelato che il governo egiziano e quello iracheno hanno raggiunto un accordo finalizzato a cancellare il debito iracheno in cambio di azioni di greggio. Stando a quanto dichiarato dal sito americano Monitor, durante una visita del primo ministro iracheno, i due paesi hanno stretto numerosi accordi politici, militari ed economici.

Una tempesta di neve ha depositato 70 centimetri di neve tra New York e Boston supportando la domanda di cherosene, spesso utilizzato per il riscaldamento domestico. Il cherosene guadagna 37 punti ed è scambiato a 1.6162$ mentre il gas naturale posta un incremento di 28 punti per attestarsi su quota 2.884$. Stando alle recenti previsioni effettuate da AccuWeather, tra la notte di lunedì e martedì, una bufera di neve si abbatterà sull’area di New York e New England portando molte comunità ad un punto morto.

Nel frattempo, per limitare le tensioni e i rischi dettati dall’arrivo della bufera, sono stati annullati numerosi voli, ed stato annunciato lo stato di emergenza. Si prevede uno stop dei viaggiatori.

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