Il dollaro USA registra un forte ribasso in seguito alla pubblicazione del rapporto USA sulle buste paga del settore non agricolo per il mese di ottobre,
Il dollaro USA registra un forte ribasso in seguito alla pubblicazione del rapporto USA sulle buste paga del settore non agricolo per il mese di ottobre, che indica un numero di nuovi posti di lavoro inferiore alle previsioni. I dati mettono in dubbio la possibilità un aumento anticipato dei tassi di interesse da parte della Fed.
Il rapporto USA sulle buste paga del settore non agricolo per il mese di ottobre indica un incremento pari a 214.000 nuovi posti di lavoro, dato leggermente inferiore alle previsioni per un valore di 229.000; il tasso di disoccupazione è invece sceso al 5,8%.
La coppia GBP/USD dovrebbe chiudere in ribasso per la terza settimana consecutiva; le previsioni di crescita dell’economia statunitense potrebbe spingere la Federal Reserve ad aumentare i tassi di interesse; intanto l’economia britannica annaspa e questo impedisce un aumento dei tassi di interesse di riferimento da parte della Banca d’Inghilterra.
Giovedì la BoE ha deciso di lasciare invariati sia i tassi di interesse di riferimento che le misure di stimolo. Inoltre, venerdì il governatore Mark Carney ha dichiarato che eventuali aumenti dei tassi sarebbero comunque limitati e graduali. Il tono accomodante delle dichiarazioni di Carney ha contribuito a premere sulla sterlina. Inoltre, venerdì, un rapporto ha mostrato un aumento del deficit della bilancia commerciale britannica.La settimana prossima la BoE pubblicherà il rapporto sull’inflazione trimestrale, che non dovrebbe riservare grosse sorprese.
La coppia EUR/USD registra un rimbalzo dopo un ribasso a inizio sessione, provocato da un’ondata di vendite in scia all’annuncio di politica monetaria della Banca Centrale Europea di ieri e alla conferenza stampa del presidente della BCE Mario Draghi.
Draghi ha dichiarato che la banca centrale non esiterebbe a utilizzare misure non convenzionali, fra le quali l’alleggerimento di quantitativo, per tentare di rivitalizzare un’economia dell’eurozona in grossa difficoltà. La BCE ha lasciato invariato il tasso di rifinanziamento allo 0,05%.
La debolezza del dollaro USA ha contribuito al rimbalzo dei futures Comex Gold per il mese di dicembre, seguita all’ondata di vendite di inizio settimana. Dietro l’ondata di vendite di fondi ci sono la bassa inflazione, le misure di stimolo della Banca centrale e i rialzi su mercati azionari.
L’oro venerdì è riuscito a rimbalzare spinto dalle prese di beneficio e dalle azioni di copertura short seguite ai deboli rapporti sull’occupazione USA che hanno spinto il dollaro in ribasso.
Venerdì i futures sul petrolio greggio per il mese di dicembre sono stati spinti al ribasso dal taglio delle previsioni domanda da parte dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori Di Petrolio. A inizio settimana, il mercato aveva reagito con un forte ribasso ai tagli dei prezzi ai clienti statunitensi da parte dell’Arabia Saudita.
L’Opec ha dichiarato che, a causa dell’aumento della produzione in Stati Uniti e Canada, la domanda di petrolio greggio potrebbe scendere a 28,2 milioni di barili al giorno entro la fine del 2017.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.