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Premio Nobel per l’economia 2019 a Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Oct 15, 2019, 06:41 UTC

Il Premio Nobel per l’economia 2019 va a Abhijit Banerjee, Esther Duflo e Michael Kremer per il loro approccio sperimentale di economia dello sviluppo applicato alla lotta alla povertà globale.

Premio Nobel per l’economia 2019

Ieri è stato assegnato il premio Nobel per l’economia 2019 a tre economisti, Abhijit Banerjee (India), Esther Duflo (Francia) e Michael Kremer (USA), per i loro studi di economia a favore della lotta alla povertà.

Per il loro approccio sperimentale per alleviare la povertà globale”, che ha consentito di migliorare la nostra capacità di combattere la povertà. In due decenni, prosegue la motivazione, “il loro nuovo approccio sperimentale ha trasformato l’economia dello sviluppo, che è ora un fiorente campo di ricerca”.

Questa la motivazione espressa dalla The Royal Swedish Academy of Sciences al momento dell’assegnazione del premio Nobel per l’economia 2019 ai tre economisti.

“Questa ricerca potrebbe ridurre la povertà globale” ha detto Jakob Svesson, membro del Comitato del premio Nobel per l’economia, intervistato subito dopo l’annuncio.

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Premiato “l’approccio ai piccoli problemi”

I tre economisti, che hanno anche spesso lavorato insieme su alcune ricerche, hanno compreso che per migliorare le condizioni di vita delle persone che vivono in condizioni di estrema povertà, c’era bisogno di un approccio molto selettivo. Bisognava cioè dividere i problemi in quesiti più piccoli e meglio gestibili. La tecnica privilegia l’intervento sui piccoli gruppi sociali o addirittura sul singolo individuo, premiando e esaltando l’umanità di ciascuna persona.

Attraverso esperimenti reali condotti quindi sul campo, come ad esempio in Kenya, si è visto come tale tecnica funzionasse meglio di altri approcci. A metà degli anni ‘90, Michael Kremer applicò la sua tecnica di economia dello sviluppo ai bambini delle scuole del Kenya dell’ovest, verificando come questi miglioravano i risultati scolastici rispetto a quei bambini a cui non era stato applicato tale approccio.

In India, poi, grazie alla loro tecnica, oltre 5 milioni di bambini hanno beneficiato di programmi di tutoraggio che hanno contribuito a migliorare il loro rendimento scolastico.

In campo sanitario, invece, le loro ricerche hanno condotto all’introduzione di forti sussidi a favore della prevenzione sanitaria in molte nazioni.

Future applicazioni dell’approccio sono possibili e sono ancora da sperimentare, come l’intervento sui casi di persone considerate irrecuperabili o emarginate dalle società.

Chi sono i tre Premi Nobel per l’economia 2019

Abhijit Banerjee è nato a Mumbai, in India, nel 1961, ha conseguito il dottorato di ricerca nel 1988 alla Harvard University di Cambridge negli USA. Professore del Ford Foundation International presso il Massachussetts Institute of Technology, Cambridge, USA.

Esther Duflo, nata a Parigi, Francia, nel 1972, ha terminato il dottorato di ricerca nel 1999 presso il Massachussetts Institute of Technology (MIT). Ha una cattedra presso lo stesso MIT dedicata all’economia dello sviluppo e all’alleviamento della povertà.

Michael Kremer è nato nel 1964, ha cosneguito il dottorato di ricerca nel 1992 presso la Harvard University ed è professore di sviluppo delle società presso la medesima università negli USA.

Nove milioni di corone svedesi equamente suddivisi

Il premio Nobel prevede anche un vero e proprio premio in denaro. I tre economisti, neo premio Nobel per l’economia 2019, riceveranno una somma totale di 9 milioni di corone svedesi (830 mila euro) da dividere in parti eguali.

Non si conosce ancora l’intenzione dei tre premi Nobel, di solito destinano la somma ricevuta alle rispettive ricerche.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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