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La Polizia olandese sequestra Bestmixer.io e scrive: “Non sei anonimo”

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: May 23, 2019, 07:42 UTC

Il servizio di mixing di bitcoin Bestmixer.io è stato sequestrato dalle forze di polizia dei Paesi Bassi in collaborazione con l'Europol. Nessuno è anonimo scrivono.

Bestmixer.io

Il servizio di polizia dei Paesi Bassi FIOD (Dutch Financial Criminal Investigation Service), ha sequestrato il sito web bestmixer.io con il supporto dell’Europol e delle autorità del Lussemburgo. Le indagini, si legge sul sito web sequestrato, sono iniziate nel mese di giugno 2018 e le investigazioni da allora hanno raccolto dati sulle:

  • transazioni effettuate,
  • lettere di garanzia,
  • messaggi di assistenza.

Lo scarno comunicato si conclude con un inquietante “YOU ARE NOT ANONYMOUS” (tu non sei anonimo), che fa presagire un ampliamento delle indagini anche a quanti il servizio lo hanno usato.

Va aggiunto che, il servizio affermava di operare dall’isola caraibica olandese Curacao, ma in realtà operava direttamente dall’Europa. Lo riporta Coindesk.com.

Uno dei maggiori servizi di mixing al mondo

Come riportato nel comunicato stampa dell’Europol, Bestmixer.io era uno dei tre servizi di miscelazione delle criptovalute più importanti al mondo.

Secondo quanto riportato dall’Europol, il servizio è nato a maggio del 2018 e da allora ha riciclato circa 200 milioni di USD, pari a circa 27 mila bitcoin, garantendo che i clienti sarebbero rimasti anonimi.

Le indagini hanno scoperto che il servizio serviva a miscelare le criptomonete provenienti o destinate ad attività criminali. Quindi il servizio veniva utilizzato per nascondere e riciclare flussi di denaro derivante da attività criminali, secondo l’Europol.

Il FIOD sa tutto

Il comunicato stampa dell’Europol, riporta che il FIOD, durante la sua attività investigativa, ha monitorato e registrato tutto:

  • indirizzi IP;
  • dettagli delle transazioni;
  • indirizzi bitcoin;
  • messaggi delle chat.

Tutte queste informazioni verranno ora analizzate dal FIOD in collaborazione con l’Europol e le informazioni verranno condivise con le forze di polizia degli altri Paesi.

Una indagine che potrebbe avere conseguenze

In buona sostanza, quello che l’Europol vuol fare capire è che in realtà nessuno di quelli che hanno usato il servizio erano veramente anonimi ed ora le forze di polizia dei Paesi Bassi sono in possesso di dati che potrebbero condurre dritti dritti ai clienti che hanno usato il servizio.

La condivisione delle informazioni con altri Paesi, poi, indica che le ricadute dell’indagine avranno un ampio effetto internazionale e che potrebbero portare alla scoperta di molte attività criminali, aprendo nuovi filoni d’indagine.

Cos’è Bestmixer.io

Bestmixer.io è un servizio di mixing delle criptovalute, in questo caso un bitcoin mixer.

La tecnica del mixing delle criptovalute si usa per rendere anonima una transazione bitcoin, cancellando la connessione tra l’indirizzo d’invio e l’indirizzo di ricezione dei bitcoin.

In pratica il servizio consente di prevenire che qualcuno possa determinare da dove è stato inviato bitcoin o per evitare che qualcuno possa conoscere l’importo totale presente in un wallet.

Come funziona il bitcoin mixer

Nel caso specifico di BestMixer.io, il bitcoin mixer funzionava con l’ausilio del protocollo Tor per aumentare la privacy durante la navigazione.

Il bitcoin mixer si era dotato di tre pool (tre “piscine”) o tre riserve se vogliamo di bitcoin, ciascuna per soddisfare obiettivi specifici. La differenza tra le tre pool risiedeva nella storia iniziale dei BTC immessi nella specifica pool.

Le pool si chiamavano:

  • pool Alpha;
  • pool Beta;
  • pool Gamma.

Ciascuna aveva un grado di anonimizzazione più elevato rispetto alle precedenti, il massimo livello di privacy lo forniva la pool Gamma poiché composta da soli fondi di altri investitori terzi.

Bestmixer.io faceva il mixing di: BTC, ma anche di ETH, bitcoin cash, litecoin e bitcoin SV.

Il prezzo del bitcoin è in questo momento in territorio negativo.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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