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Petrolio Analisi fondamentale del 30 novembre, Previsioni

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Nov 30, 2016, 09:06 GMT+00:00

Nella giornata di mercoledì, il prezzo del petrolio oscilla tra lo stabile e il rialzo in un'azione limitata in attesa dell'apertura del vertice

Petrolio Analisi fondamentale del 30 novembre, Previsioni

Nella giornata di mercoledì, il prezzo del petrolio oscilla tra lo stabile e il rialzo in un’azione limitata in attesa dell’apertura del vertice dell’Opec, che inizierà oggi a Vienna. I membri del cartello e i produttori che non ne fanno parte stano ancora tentando di elaborare un piano per la riduzione della produzione e dell’eccesso di offerta.

Nelle prime ore della sessione, il Brent era a 46,80$, in rialzo di 0,42$ ossia dello 0,91%. Il Wti con scadenza a gennaio ha raggiunto i 45,46$, aumentando di 0,23$ ossia dello 0,51%.

La ristretta gamma di oscillazione è indice dell’indecisione degli investitori e della continua volatilità. Inoltre, ciò riflette il nervosismo generale dovuto alla possibilità che i prezzi si muovano rapidamente in una direzione o nell’altra a seguito dell’annuncio dell’Opec.

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Grafico giornaliero del Wti con scadenza a gennaio

Sebbene nella tarda giornata di martedì si sia verificato un contrasto tra Arabia Saudita, Iran e Iraq, la maggior parte dei trader ritiene possibile il raggiungimento di un accordo, magari all’ultimo minuto. In base all’opinione generale, un’intesa tra i produttori potrebbe far balzare i prezzi fino a 50,00$. Qualora l’accordo non dovesse essere raggiunto, i prezzi potrebbero, invece, crollare a 40,00$ o ancora di più.

Nella giornata  di ieri, la tensione è salita a seguito di un comunicato inviato dall’Iran all’Opec, con cui la Repubblica Islamica chiede che l’Arabia Saudita riduca la produzione di un milione di barili al giorno, molto più di quanto Riyad intende offrire.

Il ministro del Petrolio iraniano, Bijan Zanganeh, ha dichiarato alla stampa che la Repubblica Islamica non è pronta a ridurre la produzione. Si dice che Teheran potrebbe accettare un congelamento della produzione. Zanganeh ha dichiarato: “Manterremo la produzione al livello che abbiamo deciso in Algeria.”

In Algeria, a settembre, l’Oper raggiunse un accordo preliminare sulla limitazione della produzione a un livello compreso tra i 32,5 e i 33,0 milioni di barili al giorno a fronte degli attuali 33,64 milioni di barili al giorno. L’Opec dovrebbe esentare Iran, Libia e Nigeria dai tagli alla produzione.

Riassumendo, nella giornata di mercoledì, vi è da attendere volatilità e un possibile trading ambivalente. Se l’accordo imponesse un taglio a 33,0 milioni di barili al giorno o un livello ancor più inferiore, il prezzo del greggio dovrebbe aumentare. Qualora l’intesa non dovesse essere raggiunta o il livello della riduzione dovesse essere superiore ai 33 milioni di barili al giorno, il greggio crollerebbe.

L’American Petroleum Institute ha annunciato che le scorte di greggio degli Stati Uniti ammontano a 717000 barili. I trader si aspettavano un incremento di 577000 barili.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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