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Perché l’Oro É Forte Quando La Fed È Felice?

Da
Barry Norman
Aggiornato: Jan 8, 2015, 15:35 GMT+00:00

I trader dell'oro sembrano essere particolarmente sicuri del metallo giallo anche se attualmente il prezioso è negoziato a livelli più alti del previsto e

Perché l’Oro É Forte Quando La Fed È Felice?

Perché l'Oro É Forte Quando La Fed È Felice?
I trader dell’oro sembrano essere particolarmente sicuri del metallo giallo anche se attualmente il prezioso è negoziato a livelli più alti del previsto e leggermente al di sopra dei margini di trading del mese scorso. L’attuale questione greca potrebbe offrire semplicemente un lieve rimbalzo del mercato, tuttavia, il vero autore di un simile rialzo sembra essere proprio il greggio, che con i suoi prezzi fortemente in ribasso ha supportato il prezioso durante la sua ascesa, quando il metallo giallo è passato dai 1180$ ai 1220$. Il tutto, ben bilanciato dalla deflazione che ha innescato un forte ribasso dei prezzi energetici incrementando la domanda dei metalli preziosi. Nella sessione asiatica l’oro perde poco più di 3.00$ ed è scambiato a 1207,90$. A tale proposito, ricordiamo come il prezioso abbia postato il primo calo dopo tre giorni di rialzi sul retro del rilascio dei verbali relativi all’ultima riunione Fed, verbali che potrebbero fornire un quadro più chiaro riguardo alla tempistica necessaria alla banca per alzare i tassi di interessi. Nonostante il calo di mercoledì, i prezzi del prezioso e dell’SPDR Gold Shares ETF si attestano ancora al di sopra del 2,5%. l’argento perde 82 punti ed è negoziato a 16,462 mentre il platino rimane invariato a 1.218,95$.

La Federal Reserve sembra soddisfatta della ripresa economica statunitense. Molti membri dell’istituto di credito ritengono che il 2015 sarà ancora meglio dell’anno passato, infatti, stando a quanto riportato sui recenti verbali “l’economia potrebbe mostrare uno slancio maggiore del previsto”. Inoltre, anche la spesa statunitense potrebbe subire un forte slancio dettato dal ribasso dei prezzi energetici.

I verbali hanno anche mostrato come la maggior parte dei banchieri centrali non erano affatto preoccupati per un possibile rallentamento dell’economia mondiale dettato dal ribasso dei prezzi del greggio. La Fed prevede di alzare i tassi di interesse nel 2015, tuttavia, la tempistica resta strettamente legata all’inflazione.

Il rame è scambiato in prossimità dei minimi degli ultimi quattro anni poiché le forti preoccupazioni riguardanti una possibile uscita della Grecia dall’Eurozona continuano a gravare sui mercati rafforzando le speculazioni riguardanti una possibile riduzione del consumo.

Ieri, le scorte asiatiche si muovono al ribasso per il secondo giorno consecutivo estendendo le vendite globali poiché il  greggio è scambiato in prossimità dei minimi quinquennali, ovvero a livelli che non si vedevano dal 2009. Le forti preoccupazioni relative ad una possibile uscita della Grecia dall’Eurozona spingono l’euro ai minimi degli ultimi nove anni contro il dollaro statunitense.

Qualsiasi sviluppo riguardante la Grecia colpisce tutti i mercati, da quello delle obbligazioni a quello delle azioni. I prezzi si muovono al ribasso anche sul retro di un calo della domanda cinese e di un costante incremento delle scorte nei magazzini di Londra e Shanghai. Quest’anno la Cina prevede di lanciare 300 progetti di infrastrutture  per un valore di 7.000 miliardi di yuan (1.100 miliardi dollari) poiché i politici stanno cercando di supportare la crescita del più grande consumatore mondiale di metalli, crescita che potrebbe scendere al di sotto del 7%. Questa mattina, il rame guadagna 4 punti ed è scambiato a 2.767$ poiché i trader hanno approfittato dei prezzi a buon mercato per acquistare la merce. Ricordiamo come il metallo rosso si trovi in prossimità dei minimi degli ultimi quattro anni e come l’alluminio si attesti in prossimità dei minimi degli ultimi sette mesi sul retro delle forti preoccupazioni che vedono nel ribasso dei prezzi del greggio un sintomo del rallentamento della crescita economica e un calo della domanda di materie prime.

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