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Passa linea Tria: doppio binario per truffati da banche. Flat Tax nel Def

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: Apr 9, 2019, 08:17 UTC

Alla fine la spunta il ministro dell’economia Giovanni Tria sulle modalità di rimborso da elargire, con fondi di stato, ai truffati dalle banche. I

truffati da banche

Alla fine la spunta il ministro dell’economia Giovanni Tria sulle modalità di rimborso da elargire, con fondi di stato, ai truffati dalle banche. I redditi fino a 35 mila euro o con patrimonio mobiliare fino a 100 mila euro, riceveranno un indennizzo di stato diretto mentre gli altri passeranno attraverso un arbitrato semplificato: l’arbitrato riguarderà soltanto il 10% dei truffati.

Salve quindi le banche che non ci metteranno un solo euro per i danni fatti.

La Flat Tax alle famiglie ci sarà nel Def

Tria perde invece la sua partita sulla flat tax alle famiglie, questi avrebbe voluto tenere fuori dal Documento di economia e finanza la misura per discuterne a settembre con una riforma fiscale più organica e meglio strutturata. Quest’ultima visione sembra essere condivisa anche dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il quale afferma che “per realizzare la flat tax nella sua interezza serve tempo.” Ma il ruolo di Conte è quello di fare da mediatore tra M5S e Lega, quindi ha dovuto fare pressing su Tria e chiedergli di fare almeno un accenno, seppure vago, alla flat tax nel Def.

Conte ha ricordato a tutti qual è la situazione oggettiva ieri, inaugurando il nuovo museo del design della Triennale:

“Abbiamo già detto, quando abbiamo anticipato la riforma fiscale l’anno scorso, che questo è solo un pezzo di riforma. Però ho anche detto che per realizzare integralmente il progetto di riforma fiscale che abbiamo in mente, occorre tempo.

Va fatto progressivamente – prosegue Conte – anche perché qualsiasi riforma di fronte al nostro sistema che esibiva un fisco iniquo non si può fare da un giorno all’altro in modo integrale e organico. Se fatta bene, deve anche autofinanziarsi”, ha concluso Giuseppe Conte.

L’agenda del Governo di oggi

Alle 14 di oggi è previsto il vertice di governo sul Documento di economia e finanza, che potrebbe subire un lieve ritardo solo perché Conte è al momento a Milano.

Scopo della riunione è mettersi d’accordo sulle misure da inserire nel Def in vista del Consiglio dei ministri convocato sempre per oggi alle 16.30.

Il Def e le elezioni europee

Il Documento di economia e finanza viene tirato dal M5S e dalla Lega perché a fine maggio si svolgeranno le elezioni europee e la campagna elettorale è ufficialmente iniziata per tutti i partiti.

Quindi, la Lega si batte per avere la flat tax nel Def e il M5S per avere gli sgravi fiscali alle famiglie.

Di Maio, per placare i malumori dei suoi, si autonomina “garante” della flat tax per vigilare che non sarà riservata alle classi ricche del paese.

La Lega fa notare a Di Maio, che la flat tax sarà riservata alle famiglie con reddito fino a 50 mila euro e a lavoratori dipendenti: la tassa piatta sarà del 15% calcolata col coefficiente familiare, presumibilmente.

Serviranno ulteriori 12 miliardi di euro per poter attuare concretamente la flat tax, miliardi che si aggiungono ai 23 miliardi necessari ad evitare l’aumento dell’IVA che pende sopra le teste degli italiani da anni ormai.

Tria è consapevole dei rischi derivanti dall’introduzione di misure difficilmente realizzabili per i conti pubblici, ma a breve ci sono le elezioni politiche europee…

Il Def e le stime di crescita

Nel Documento di economia e finanza bisognerà scrivere nero su bianco che l’Italia rivede le stime di crescita e dovrà quindi certificare la stagnazione dell’economia.

Il nodo è delicatissimo, i partiti lo sanno bene e vorrebbero una stima di crescita del +0,4%, ma Tria spinge per essere il più prudente possibile e vorrebbe un +0,1% al massimo.

Al netto dei commenti che arriveranno dagli esponenti degli altri partiti, quello che si vuole evitare è di dare l’impressione che la politica economica fino ad ora portata avanti sia stata poco produttiva e favorevole alla crescita del Pil dell’Italia.

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Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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