Nella giornata di scambi di venerdì il ribasso del dollaro USA ha favorito una ripresa di euro, sterlina britannica e future sull'oro. Il biglietto verde
Nella giornata di scambi di venerdì il ribasso del dollaro USA ha favorito una ripresa di euro, sterlina britannica e future sull’oro. Il biglietto verde ha perso quota in seguito alla pubblicazione dei dati preliminari sul Prodotto Interno Lordo statunitense nel quarto trimestre, che indicano una crescita inferiore a quanto precedentemente indicato.
Nonostante ciò, i trader hanno venduto dollari USA e i nuovi dati sul Pil mortificano le speranze di un aumento anticipato dei tassi di interesse da parte della Fed. Il calo del biglietto verde ha contribuito a sostenere coppie valutarie e materie prime denominate in dollari, in particolar modo l’oro.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, l’indice PMI di Chicago presenta una lettura di 45,8, il minimo dal luglio 2009, contro aspettative per un 58,4 e contro una lettura del mese scorso pari a 59,4.
Negli Stati Uniti il dato sulle case in vendita, dopo il -1,5% dello scorso mese, registra un rimbalzo postando invece un +1,7%, un valore al di sotto delle stime di un +2,5%. Il numero di casi in vendita è comunque ai massimi degli ultimi diciotto mesi.
Per finire, l’indice di fiducia dei consumatori nel mese di febbraio si attesta a 95,4, un dato superiore alle aspettative di 94,2 e al dato dello scorso mese, fermo a 93,6.
Questa settimana gli effetti delle decisioni della Fed sul mercato sembrano essere stati amplificati. Martedì e mercoledì, le coppie EUR/USD e GBP/USD e i future sull’oro con scadenza ad aprile hanno registrato incrementi modesti in scia alle dichiarazioni del presidente della Fed Janet Yellen che ha ancora una volta invitato i trader ad avere pazienza giacché la banca centrale non ha alcuna fretta di aumentare tassi di interesse.
Giovedì è stato il dollaro USA a fare la parte del leone, con prezzi di valute e commodity in ribasso in scia alle dichiarazioni del presidente della Fed di San Francisco John Williams e quello della Fed di San Louis James Bullard; entrambi hanno lasciato intendere che la banca centrale si appresta a porre termine alla politica monetaria dei tassi prossimi allo zero.
Per finire, venerdì gli investitori hanno reagito a notizie piuttosto confuse. Nonostante il calo del Pil e i dati sul PMI di Chicago, il presidente della Fed di New York Bill Dudley ha sostenuto che la Federal Reserve, qualora le misure di politica restrittiva non dovessero riflettersi sui tassi di interesse di breve termine, potrebbe seguire una politica ancora più aggressiva.
Il presidente della Federal Reserve del Cleveland Loretta Mester ha aggiunto che mantenere i tassi di interesse troppo bassi per troppo tempo comporta dei rischi, tra i quali possibili problemi di stabilità finanziaria e la perdita di fiducia nel sistema economico.
In giornata, alle 1:30 del pomeriggio (orario ET), il vicepresidente della Federal Reserve Stanley Fischer terrà un discorso.
Venerdì i future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile hanno registrato un rialzo modesto in scia alle prese di beneficio e agli aggiustamenti di posizione in vista del fine settimana. Nonostante la produzione di nuovo in aumento e malgrado il secondo rapporto governativo settimanale, i trader non hanno prestato molta attenzione ai vecchi dati, hanno piuttosto rivolto lo sguardo ai recenti tagli che i recenti tagli sul numero di piattaforme petrolifere e alla riduzione dei fondi destinati a nuovi progetti, che potrebbe alla fine portare a una contrazione dell’offerta in un contesto in cui miglioramento dell’economia potrebbe contemporaneamente provocare un aumento della domanda.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.