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Opec, Iran, API e Libia Fulcro dei Trader di Greggio

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 18, 2013, 18:03 GMT+00:00

Questa mattina, a seguito del rilascio settimanale dei rapporti di inventario dell'Istituto Americano per il Petrolio,   il greggio WTI si muove al rialzo

Opec, Iran, API e Libia Fulcro dei Trader di Greggio

American-Petroleum-Institute
Questa mattina, a seguito del rilascio settimanale dei rapporti di inventario dell’Istituto Americano per il Petrolio,   il greggio WTI si muove al rialzo guadagnando 18 punti ed è negoziato a 97.66$. Stando alle fonti, nella tarda giornata di martedì l’Istituto Americano per il Petrolio, per la settimana terminata il 13 dicembre, ha riportato un calo della scorte di greggio statunitense pari a 2.5 milioni di barili contro i 4 milioni di barili previsti dagli analisti. Sempre le stesse fonti, hanno dichiarato che l’API ha mostrato una riduzione delle scorte di benzina pari a 481 mila barili mentre le scorte dei distillati sono diminuite di 434 mila barili. Gli analisti avevano previsto un aumento delle scorte di benzina pari a 1.4 milioni di barili e una riduzione di 1 milione di barili delle scorte dei distillati. Dopo diverse settimane di scorte in ascesa, il rapporto della scorsa settimana

ha mostrato il primo calo in 10 settimane e, nonostante numeri più deboli del previsto, l’ultimo rapporto ha confermato questa tendenza al ribasso. A fronte di ciò, i trader dovranno monitorare attentamente l’odierno inventario  EIA che verrà rilasciato nella sessione degli Stati Uniti, tuttavia quest’ultimo potrebbe essere oscurato delle dichiarazioni della Federal Reserve. I mercati stanno cercando di capire se la Fed avvierà o meno il programma di ridimensionamento dello stimolo monetario. Sempre questa mattina anche il Brent guadagna 18 punti ed è negoziato a 108.50$ portando lo spread al di sotto degli 11$.

Contemporaneamente a quanto detto, l’OPEC ha deciso di mantenere il suo tetto di produzione di greggio a 30 milioni di barili giornalieri, infatti, il ministro del petrolio iraniano, Bijan Zanganeh, mercoledì a Vienna  ha dichiarato ai giornalisti quanto segue: “Trenta milioni di barili giornalieri è la produzione totale approvata dall’OPEC per il 2014 “. L’Organizzazione di Paesi Esportatori di Petrolio ha anche omesso di scegliere un nuovo segretario generale, optando invece a favore del libico Abdullah El- Badri, che si conferma come capo amministrativo dell’organizzazione, infatti, dopo la riunione dei 12 membri dell’OPEC, il ministro dell’Energia algerino Youcef Yousfi, ha detto: “Estendiamo il mandato del signor El- Badri per un anno “.  Ricordiamo come la decisione di mantenere il massimale di greggio era stata ampiamente prevista dai mercati. L’organizzazione, che produce circa un terzo del greggio mondiale, aveva previsto, per i prossimi mesi, un incremento della produzione dei suoi membri quali Iran, Iraq e Libia, tuttavia deve ancora confrontarsi con la concorrenza dei produttori non – OPEC  che propongono olio di scisto a prezzi nettamente inferiori.

Nonostante la riduzione temporanea delle sanzioni tra l’Occidente e l’Iran, su base semetrale,  entrambe le parti cercano di raggiungere accordi definitivi avviando così i primi passi e mostrando una situazione nettamente migliore del previsto. L’Iran inizierà ad esportare “immediatamente” il greggio non appena assisterà alla riduzione delle suddette sanzioni, così come previsto dall’accordo internazionale volto a  ripristinare il suo programma nucleare. A tale proposito il ministro del petrolio iraniano Bijan Zanganeh,  durante la riunione tenutasi mercoledì a Vienna ha affermato: ” l’Iran è in grado di tornare immediatamente alla sua capacità di esportazione pari a 4 milioni di barili giornalieri” aggiungendo inoltre: “Non abbiamo nessuna difficoltà tecnica che ci impedisca di espandere le nostre esportazioni e tornare ai quattro milioni di barili di greggio giornalieri” e ancora “Riteniamo che l’aumento delle esportazioni rientri nei nostri diritti”. Ciononostante, non ha potuto fare a meno di notare alcuni ostacoli politici. Ricordiamo come le potenze mondiali – i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite il mese scorso abbiano raggiunto uno storico  accordo con l’Iran inerente al ​​suo controverso  programma nucleare.

Proprio come il greggio e il brent, anche il gas naturale guadagna 18 punti rivisitando il livello dei 4,30$ sul retro delle vendite e delle prese di profitti avviate dai trader a seguito di una rottura al di sopra dei 4,40$. Le basse temperature climatiche e la riduzione delle scorte continuano a sostenere i livelli di prezzo del combustibile. Le previsioni meteorologiche indicano che clima invernale continuerà più a lungo del previsto, pertanto aumenterà la domanda per l’uso domestico. Detto questo, gli operatori dovranno monitorare attentamente il rilascio delle scorte EIA previsto per domani.

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