Il cambio euro dollaro rallenta dopo un ampio rally verso quota 1,0895. L'andamento tecnico resta però rialzista.
Il cambio euro dollaro sta continuando a seguire le nostre previsioni in questo uptrend che siamo riusciti a tracciare in anticipo, sulla base dei segnali tecnici e fondamentali provenienti dal mercato.
Con l’effettivo superamento del livello intermedio di 1,085, il cross è adesso in un territorio molto delicato, a breve distanza dalla resistenza di 1,09. Un proseguimento dell’uptrend allerterà certamente i ribassisti, con il rischio di scatenare più ampi ritracciamenti. Se però il cambio euro dollaro dovesse riuscire a consolidare sui valori attuali, non è da escludere un secondo test della resistenza di 1,09 senza gravi rimbalzi già nel brevissimo termine (già ieri, l’allungo aveva sfiorato questo valore).
Intanto, al momento della scrittura il cambio euro dollaro segna 1,0875 mentre l’indice del dollaro USA è ancora in calo a 104,195 punti.
Il cambio euro dollaro continuerà verosimilmente a muoversi sopra il livello di 1,085 guadagnato ieri, ma ha già subito un ritracciamento rispetto al massimo del primo pomeriggio di ieri a quota 1,0895.
Il ritorno su questo valore sarebbe fondamentale per l’assalto alla resistenza di 1,09 e poi ai livelli successivi di 1,092 e 1,0928, ma la pressione ribassista potrebbe proseguire.
Per le ultime due sessioni di questa settimana, non mi stupirebbe infatti un proseguimento degli arretramenti su 1,085 o una stabilizzazione sul livello attuale di 1,0875. Terminate le raffiche di ritracciamenti, il cambio euro dollaro potrebbe fare leva su ulteriori market movers positivi per ritestare la resistenza a 1,09 e oltre.
Solo un calo sotto quota 1,085 e verso i supporti di 1,082 e 1,08 potrebbe alterare la view di breve termine per generare un’inversione di tendenza al ribasso.
Il calendario economico di oggi parte con il tasso d’inflazione e la bilancia commerciale italiana, a cui faranno seguito numerosi dati macro statunitensi.
Si prosegue poi con l’indice manifatturiero della Fed di Philadelphia, a cui faranno seguito la produzione industriale e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli USA.
I dati statunitensi potranno senz’altro influenzare l’andamento del cambio euro dollaro per gli ultimi giorni di questa settimana.
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Dopo la laurea in Economia Aziendale a Catania inizia a scrivere per diverse testate, prevalentemente di cultura, tecnologia ed economia. Con stretto riferimento alla collaborazione con FX Empire, iniziata nell’Aprile del 2018, ha curato una rubrica su analisi di premarket in Europa, prima di concentrarsi su analisi tecnica di materie prime, cambi valutari e criptovalute.