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NFP positivo: si profila un aumento di tassi nel mese di dicembre

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 3, 2016, 09:18 GMT+00:00

Secondo l’attesissimo rapporto sull'occupazione pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro Usa, nel mese di novembre l'economia statunitense avrebbe

NFP positivo: si profila un aumento di tassi nel mese di dicembre

Secondo l’attesissimo rapporto sull’occupazione pubblicato venerdì dal Dipartimento del Lavoro Usa, nel mese di novembre l’economia statunitense avrebbe creato 179.000 posti di lavoro; scende dello 0,1% il salario medio orario mentre il tasso di disoccupazione scende al 4,6%.

Il rapporto, l’ultima relazione sul mercato del lavoro prima della riunione del Comitato Federale per il Libero Mercato che si terrà il 13-14 dicembre, è sostanzialmente in linea con le previsioni che indicavano la creazione di 175.000 posti di lavoro.

Il dato sul salario medio orario delude invece le aspettative, che prevedevano un aumento dello 0,2%, ma a sorprendere i mercati è il calo del tasso di disoccupazione dal 4,9% al 4,6%.

Il rapporto è stato accolto positivamente e, se combinato con il rafforzamento del dollaro e la revisione al rialzo dei dati sul Pil, dovrebbe contribuire a creare le condizioni per un aumento di tassi da parte della Fed nel mese di dicembre.

Se il dato principale è sostanzialmente in linea con le previsioni, a sorprendere è invece quello sul tasso di disoccupazione che scende al 4,6%, ai minimi dall’agosto 2007, al di sotto del 4,9% previsto. La variazione è in parte imputabile a un calo del tasso di partecipazione alla forza lavoro, sceso ai minimi da giugno vicino ai minimi degli ultimi quarant’anni.

Il rapporto segnala anche una flessione nel conteggio dei lavoratori sottoccupati o scoraggiati che nel mese di ottobre scende dal 9,5% al 9,3%, ai minimi dall’aprile 2008. Il numero di lavoratori fuori dalla forza lavoro, però, aumenta di 446.000 unità e sale a 95,06 milioni.

In seguito all’uscita del rapporto, i trader di mercati di Fed Fund attribuivano a un aumento di tassi di un quarto di punto in occasione della riunione di dicembre una probabilità del 93%.

FOREX

Venerdì il dollaro USA perde terreno contro la maggior parte delle valute principali ed è ora nelle condizioni di chiudere in ribasso per la prima volta da quattro settimane. Di fronte ai dati contrastanti sull’occupazione negli USA, in particolar modo il calo del salario medio orario, ci si chiede quanti quante volte potranno essere alzati i tassi di interesse da parte della Fed nel corso del prossimo anno. In questo momento gli investitori ritengono che la Fed continuerà il lento percorso fin qui intrapreso con uno o due possibili incrementi nel corso del 2017.

In vista del referendum che si terrà in Italia nel fine settimana, la coppia EUR/USD si muove in ribasso. Le consultazioni potrebbero portare a un rifiuto della riforma costituzionale promossa dal Primo Ministro Matteo Renzi. Avendo legato il proprio futuro politico all’esito del referendum, un’eventuale uscita di scena di Renzi potrebbe destabilizzare un già fragile sistema bancario italiano e venire interpretato come un ulteriore tentativo di spodestare l’enstablishment, con possibili ripercussioni negative sulla fiducia degli investitori nella valuta dell’eurozona.

ORO

Venerdì su Comex i future sull’oro con scadenza a dicembre si muovono in rialzo, principalmente in virtù del calo del dollaro USA e dei dati contrastanti dalle borse statunitensi. I trader dell’oro hanno reagito debolmente rapporti sull’occupazione negli USA, comportandosi come se un aumento dei tassi di interesse da parte della Fed fosse stato già scontato dal mercato.

PETROLIO GREGGIO

Venerdì i future sul petrolio greggio WTI con scadenza a gennaio si muovono in leggero rialzo; a inizio settimana molti compratori aggressivi si sono presi una pausa – dopo aver spinto il mercato in netto rialzo in seguito alla decisione per un taglio della produzione da parte dei paesi dell’Opec. A inizio sessione il mercato si è mosso in ribasso ma ha poi tratto beneficio dal calo del dollaro provocato dal rapporto sulle buste-paga del settore non agricolo USA.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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