Mercati finanziari 2022, come prepararsi? Ecco cosa ci aspetta
Presto per prepararsi all’arrivo del 2022? Per chi opera nei mercati finanziari è già tempo. Vediamo quindi i mercati finanziari cosa ci riservano nel 2022 e come approcciare con una calibrazione delle strategie di investimento.
I problemi di cui l’investitore dovrà preoccuparsi sono quelli presentati nel corso del 2021 e quelli che si sono affacciati più di recente sulla scena internazionale. Intendiamo cioè gli squilibri sul lato dell’offerta (carenza di chip; scali portuali merci in ritardo o bloccati) e i costi produttivi aumentati come conseguenza degli squilibri.
Da considerare anche la reazione delle banche centrali all’eccessiva inflazione che, anche secondo BlackRock, non è così transitoria come alcuni volevano farci credere. E non trascuriamo la crisi del settore immobiliare in Cina, dove il governo ha costretto il fondatore di Evergrande a pagare di tasca sua i debiti, ma la carenza di liquidità colpisce tutto il settore. E poi in Cina si segnala il cambio di politica economica.
Mercati finanziari 2022 cosa fare?
Secondo i consigli di Neuberger Berman, come riportati dal Financialounge, sarà bene nel 2022 trasferire un po’ del portafoglio verso la liquidità. Questo significa crearsi delle riserve perché la volatilità sui mercati è attesa essere probabilmente più ampia del previsto.
Cosa potrebbe significare questo? Che potenzialmente in alcuni periodo del prossimo anno le Borse potrebbero recedere dopo la forte crescita vissuta a partire da aprile 2020 e che ha condotto i mercati finanziari su record senza precedenti.
Ciò è avvenuto perché le banche centrali hanno inondato di liquidità i mercati per garantire il sistema economico dal collasso, ma a partire dal 2022 potrebbero iniziare le strette con conseguente riduzione della liquidità. I mercati azionari, in particolare, potrebbero risentirne in alcuni frangenti.
I mercati finanziari nel 2022 potrebbero quindi essere meno positivi di come li abbiamo visti fino a ora.
L’ottimismo resta, ma attenzione al cambio di ciclo
L’ottimismo non è sparito dai mercati finanziari e non lo sarà neppure nel 2022, solo che c’è maggiore prudenza per via dei nodi che si sono venuti a creare e che non paiono essere risolvibili nell’immediato.
In particolare i ribassi sono previsti nei primi mesi del 2022, ma l’orizzonte resta positivo sui 12 mesi.
L’interrogativo è: se le azioni sono su valutazioni eccessive, e le obbligazioni governative (i titoli di Stato) sono su interessi bassi se non addirittura negativi, quali posizioni privilegiare?
In sostanza siamo nella fase di passaggio da una ripresa di inizio ciclo a una di espansione di metà ciclo, secondo Neuberger Berman.
In definitiva, se gli investitori riusciranno a superare bene questo passaggio attuale un po’ critico, potranno poi approfittare della fase di metà ciclo dove gli indicatori sono molto positivi.
A 12 mesi crescita stabile
Gli analisti di Neuberger Berman vedono a 12 mesi una crescita che va verso la stabilizzazione positiva, grazie ad un aumento degli ordini, all’aumento dei salari e all’incremento degli investimenti. Il rapporto ordini/scorte è da record in molti settori.
Fed e Bce, poi, forniscono rassicurazioni che non lasceranno soli i mercati finanziari nel 2022 e l’economia reale.
Da preferire, quindi, l’azionario europeo (e quello italiano, perché no), l’azionario emergente e quello giapponese partito un po’ in ritardo rispetto agli altri mercati finanziari mondiali. Meno USA, invece, e più prudenza.