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L’oro Sotto L’influenza Del Piano Di Ridimensionamento Del FOMC

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 9, 2013, 16:34 UTC

Questa mattina il mercato aurifero si muove al ribasso perdendo 1$ dopo che i trader asiatici hanno digerito  i dati statunitensi, cinesi e giapponesi.

L’oro Sotto L’influenza Del Piano Di Ridimensionamento Del FOMC

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Questa mattina il mercato aurifero si muove al ribasso perdendo 1$ dopo che i trader asiatici hanno digerito  i dati statunitensi, cinesi e giapponesi. L’oro è scambiato a 1,228.00$. Ricordiamo come il possibile avvio del programma di ridimensionamento della Fed sia l’argomento principale di ogni trader, infatti, gli investitori desiderano esprimere la propria opinione sulla possibile decisione della Fed.

Molti trader ritengono che i forti dati USA della scorsa settimana, congiuntamente ad un  calo della disoccupazione pari a 7 punti in percentuale, indicherebbero come Il FOMC possa avviare il programma di ridimensionamento dello stimolo monetario già dai primi mesi del 2014, pertanto ci troviamo di fronte ad una globale reazione al tapering.

Molti trader ritengono che Bernanke preferirebbe lasciare una simile decisione a Janet Yellen, futuro presidente della Fed,  in carica dal mese di gennaio.

Anche l’argento si muove al ribasso ed è negoziato a 19.508$ contro i 19.566$ l’oncia di venerdì,  sessione in cui lo spot del metallo aveva guadagnato lo 0.3$. Sempre questa mattina, il platino si muove al rialzo guadagnando lo 0,2% ed è scambiato a 1,361.88$ l’oncia, registrando la prima crescita  in tre giorni, mentre il palladio è negoziato a 734,38$ l’oncia.

Nel corso dell’anno il metallo giallo perde il 27% toccando i minimi degli ulti 34 mesi a 1,180,00$ nel mese di giugno, sul retro delle speculazioni che affermavano come la Federal Reserve avrebbe avviato il programma di ridimensionamento degli acquisti asset prima del previsto in previsione di una crescita economica. Gli economisti intervistati il 6 dicembre da Bloomberg, pensano che il comitato federale del mercato aperto, FOMC, ridurrà lo stimolo monetario, attualmente pari a 85 miliardi di dollari, già dalla prossima riunione prevista per il 17 e 18 dicembre. Tale affermazione trova supporto in un incremento del 17% rispetto al sondaggio effettuato lo scorso 8 novembre.

Domenica, un esperto di marketing specializzato in metalli preziosi ha dichiarato che i prezzi dell’oro hanno registrato una tendenza al rialzo nel medio e lungo termine, notando, inoltre, come le attuali fluttuazioni mostrino prezzi inferiori rispetto a quelli  previsti per il primo e secondo trimestre del nuovo anno. Rajab Hamid, direttore esecutivo del  Sabaek Al-Kuwait, in un intervista rilasciato alla Kuwait News Agency (KUNA), ha dichiarato che i prezzi del prezioso sono stati ripartiti  quando, alla fine della scorsa settimana, a seguito del rilascio del rapporto sui numeri del mercato del lavoro statunitense, il metallo giallo ha  toccato i minimi a 1210$ dollari l’oncia. Hamid sottolinea la difficolta riscontrata dagli economisti nel fare delle chiare e indiscutibile previsioni giacché vi sono opinioni contrastanti riguardo alla tempistica richiesta dalla Fed per avviare il piano di ridimensionamento monetario.

I prezzi potrebbero aumentare lievemente nel breve termine, poiché i trader dell’oro mantengono viva la prospettiva di un ritardo nell’avvio del programma di ridimensionamento dello stimolo monetario promosso dalla Fed giacché quest’ultima necessita di numeri economici notevolmente superiori per poter dare inizio a tale operazione. Per quanto riguarda il trading a breve termine, il mercato aurifero è rafforzato dai dati provenienti dall’IG Markets, che mostrano come il 76% dei clienti continui ad avere posizioni aperte nel mercato, in attesa di una mossa rialzista del prezioso. Tuttavia, nonostante l’apparente capacità di ripresa mostrata dal metallo giallo a fronte dei forti numeri dei posti di lavoro, i trader rialzisti preferiscono muoversi cautamente.

Rilevando una tendenza globale al ribasso, i prezzi del rame scendono dello 0,18 %, infatti, il metallo rosso è scambiato a 3,233$ registrando una perdita odierna di 10 punti nel commercio dei futures giacché gli speculatori hanno alleggerito le proprie posizioni. Gli analisti hanno attribuito il calo dei futures di rame  ad una globale tendenza ribassista poiché gli investitori hanno bilanciato i segnali di una ripresa economica statunitense contro la preoccupazione che la Federal Reserve potrebbe iniziare il suo programma di ridimensionamento dello stimolo monetario prima del previsto.

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