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L’Oro Chiude l’Anno Abbondantemente Sotto i 1200$

Da
Barry Norman
Aggiornato: Jan 2, 2015, 20:21 GMT+00:00

Mercoledì, in una giornata di scambi che si prevedeva molto tranquilla, i trader di metallo ci sono andati invece con la mano pesante nel corso della

L’Oro Chiude l’Anno Abbondantemente Sotto i 1200$

Mercoledì, in una giornata di scambi che si prevedeva molto tranquilla, i trader di metallo ci sono andati invece con la mano pesante nel corso della notte. L’oro è sceso di $ 16,30 attestandosi a $ 1184,10 l’oncia; l’argento ha ceduto 68 centesimi attestandosi a $ 15,60 l’oncia, e il rame ha perso tre centesimi attestandosi a $ 2,83 la libbra. Venerdì mattina l’oro ha recuperato leggermente terreno toccando quota $ 1186,20 mentre l’argento è rimasto sotto quota $ 16 a 15,852, in rialzo di 253 punti. Il platino è invariato a $ 1209,00.

L’Oro Chiude l'Anno Abbondantemente Sotto i 1200$
Nel 2014 i prezzi di mercato ha registrato una volatilità relativamente bassa rispetto all’anno precedente, quando si registrò una perdita del 28% e un range di trading di $ 500. Nonostante il crollo ai minimi degli ultimi quattro anni e mezzo registrato nel mese di novembre, l’oro quest’anno si è mosso all’interno di un range di soli $ 260. A muovere il prezzo dell’oro nel 2014 è stato soprattutto il dollaro forte, che si appresta a registrare il maggior incremento annuale dal 2005, senza considerare che l’aumento anticipato dei tassi di interessi USA potrebbe rafforzare il biglietto verde anche nel corso prossimo anno, un’eventualità che peserebbe sul mercato dell’oro, che notoriamente non produce interessi.

L’impatto del dollaro è stato parzialmente controbilanciato dalla domanda da parte di investitori preoccupati circa l’aumento di tensione in Russia e dall’incertezza politica in Grecia. L’oro nel 2013 ha fatto registrare solo una caduta: dopo 12 anni su terreno positivo, il metallo ha ceduto un terzo del valore. Nel corso della giornata di scambi, prevedevamo che il metallo prezioso avrebbe continuato a perdere quota come aveva fatto nel corso della sessione precedente. Avranno un effetto negativo anche le prese di beneficio e il rafforzamento dell’indice del dollaro, nonché la riduzione delle riserve auree presso la SPDR Gold Trust.

Gli investitori nel 2014hanno continuato a spingere al ribasso le partecipazioni in oro: le riserve auree della SPDR Gold trust, il fondo ETF garantito in oro più grande del mondo, hanno registrato una contrazione di 140 t toccando il minimo degli ultimi sei anni, a 710,81 t. Ancora peggio è andato nel 2013, quando si è registrata una contrazione del 39% pari a 460 t, per un totale di 850 t. I trader prevedono che prezzi del rame scendano in scia al rallentamento della Cina e all’eccesso di offerta che potrebbe colpire il mercato il prossimo anno. Al contrario, si spera che in Cina ulteriori misure di stimolo a sostegno dell’economia possano agire come fattore positivo. Il rame ha guadagnato otto punti attestandosi a 2,835, rimanendo in prossimità del minimo degli ultimi 18 mesi. Il metallo ha chiuso il 2014 con una perdita vicina al 15%, la peggiore prestazione degli ultimi tre anni.

Le perdite sul mercato del rame, il metallo più seguito, sono state superati solamente dal piombo – un mercato che nel mese di settembre ha registrato un surplus – mentre il nichel si appresta a registrare la miglior performance, con guadagni dell’8% grazie alle misure protezionistiche sull’esportazione dall’Indonesia.

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