Mercoledì, in scia a un rapporto settimanale sulle scorte ribassista, sono ancora i venditori ad avere il controllo del mercato dei future sul petrolio
Mercoledì, in scia a un rapporto settimanale sulle scorte ribassista, sono ancora i venditori ad avere il controllo del mercato dei future sul petrolio greggio con scadenza a marzo; stando ai dati dell’Agenzia di Informazione sull’Energia USA, nella settimana conclusasi il 6 febbraio le riserve di petrolio greggio avrebbero toccato livelli record
Il rapporto della EIA indica un incremento di 4,9 milioni di barili (per un totale di 417,93 milioni di barili), il valore più alto dal 1982, anno d’inizio delle registrazioni. Trader e investitori prevedevano invece un incremento di 3, 7 milioni di barili.
Il rapporto mostra anche un incremento delle scorte di petrolio greggio a Cushing (in Oklahoma) di 1,21 milioni di barili, per un totale di 42,6 milioni di barili.
I trader hanno venduto in risposta al rapporto sulle scorte; la volatilità dovrebbe rimanere alta perché entro la fine della settimana, i trader potranno reagire agli ultimi dati sugli invetimenti e sul numero di piattaforme petrolifere in funzione.
Mercoledì sul Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile sono stati tenuti sotto pressione da ciò che potrebbe essere descritto come uno scenario in cui “la mancanza di una novità è di per sé una cattiva notizia”. Il leggero recupero del dollaro e l’incontro fra il ministro delle finanze greco e quelli dell’eurozona contribuiscono a tenere il mercato sotto pressione. Gli investitori sembrano intenti a liquidare le posizioni long in previsione del raggiungimento di un compromesso fra Grecia e Eurozona.
La coppia EUR/USD è sotto pressione in attesa della chiusura della riunione fra ministri delle finanze di Grecia e Eurozona; i greci auspicano una sospensione temporanea dell’attuale piano di risanamento, giusto il tempo necessario a concordare un programma di lungo termine.
I trader osservano l’evolversi degli eventi in attesa di elementi che possano rendere più chiara la situazione. L’attuale debolezza suggerisce che gli investitori non sono poi così ottimisti riguardo l’eventuale esito positivo della riunione. Oggi la Grecia spiegherà il suo piano di volto a non confermare il piano di risanamento e porre fine alle misure di austerità, quantomeno questa riunione servirà a chiarire quale sono le due posizioni. L’ondata di vendite suggerisce anche che le autorità europee sono orientate a far rispettare i tagli alla spesa e le privatizzazioni incluse nell’accordo per il piano di salvataggio.
Oggi, in una giornata caratterizzata da basso volume di scambi e scarsa volatilità, la coppia GBP/USD rimane pressoché invariata. Le riunioni esercitano una certa influenza sui trader, ma la vera ragione dietro all’andamento di oggi sono il rapporto sull’inflazione e la lettera sull’inflazione della Banca d’Inghilterra, e le dichiarazioni del governatore Carney, attesi giovedì.
Trader e investitori sono alla ricerca di qualche suggerimento e Carney potrebbe dare fornirne qualcuno. Se dovesse fare riferimento alla minaccia di una ulteriore contrazione dell’inflazione allora la sterlina britannica potrebbe muovere in ribasso. Dichiarazioni più ottimistiche potrebbero innescare un rally di copertura-short di dimensioni importanti.
Giovedì negli USA sono attesi gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio. I trader si sono posizionati aspettandosi un dato al -0,4% per l’indice core e del -0,3% mese su mese per le vendite al dettaglio. Il dato settimanale sulle richieste di sussidi di disoccupazione potrebbe anche scuotere il mercato. Le stime attuali indicano un numero di 279.000 contro le 278.000 richieste della scorsa settimana.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.