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Le Dichiarazioni della Fed Continuano a Spingere al Ribasso Euro e Sterlina Britannica

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Dec 20, 2014, 02:41 GMT+00:00

Le coppie EUR/USD e GBP/USD si apprestano a chiudere la settimana su terreno negativo. Il ribasso è stato favorito dalle dichiarazioni orientate a una

Le Dichiarazioni della Fed Continuano a Spingere al Ribasso Euro e Sterlina Britannica

Le coppie EUR/USD e GBP/USD si apprestano a chiudere la settimana su terreno negativo. Il ribasso è stato favorito dalle dichiarazioni orientate a una politica economica restrittiva da parte della Federal Reserve USA.

Mercoledì sera la Federal Reserve ha mandato un forte segnale ai mercati, lasciando intendere che il momento in cui vedremo un aumento dei tassi di interesse si sta avvicinando, e rinunciando all’espressione “periodo di tempo considerevole” in riferimento al mantenimento dei bassi livelli dei tassi di interesse al minimo storico.

Nel corso della riunione di due giorni la Fed si è confrontata sullo stato di salute dell’economia USA e sulla complessa e travagliata situazione economica globale. Seppur rinunciando a un riferimento esplicito a “un periodo di tempo considerevole”, ha però parlato di un approccio “paziente” nei confronti dell’’incremento dei tassi di interesse di riferimento. Se da un lato rimane l’ottimismo nei confronti dello stato di salute dell’economia USA, è stata espressa una certa preoccupazione riguardo le difficoltà economiche dell’eurozona, del Giappone e della Russia.

In vista di un aumento dei tassi di interesse negli USA e dell’adozione di un programma di alleggerimento quantitativo da parte della Banca Centrale Europea, la coppia EUR/USD continua a perdere forza. In altre parole, l’economia europea sta conoscendo una fase recessiva. La Fed adotterà misure restrittive mentre la BCE preferirà quelle espansive. Il differenziale sul tasso di interesse in questo momento favorisce chiaramente il dollaro sull’euro.

La bassa inflazione e la debole crescita continuano a tormentare l’economia Britannica, mentre l’eventuale aumento anticipato dei tassi di interesse rimane per ora in sospeso. Questa settimana i dati sulle vendite al dettaglio nel mese di novembre in Gb, migliori di quanto gli economisti non avessero previsto, hanno rappresentato per i trader un barlume di speranza.

La sterlina si è rafforzata contro il biglietto verde per una sola sessione in seguito alle dichiarazioni dell’Ufficio Statistico Nazionale, che ha dichiarato che il volume di vendite, incluso il carburante auto, ha registrato un incremento dell’1,6%, il dato più alto del 2014, superiore alle previsioni degli economisti che si fermavano allo 0,4%. Il rapporto ha colto il mercato di sorpresa provocando una forte rally di copertura short. Il movimento è durato solamente un giorno, e venerdì le vendite hanno ripreso forza ponendo le basi per un trend ribassista che si presume continuerà nella prossima settimana.

Oltre alle dichiarazioni della Fede, un’ulteriore pressione è venuta dalla pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della Banca d’Inghilterra, nei quale si riconosce che il promettente aumento dei salari non è stato sufficiente a cancellare i timori riguardo le prospettive di medio termine sull’inflazione. I ribassi sui prezzi del petrolio e i bassi tassi di interesse continuano a pesare sulla crescita dell’inflazione.

Venerdì il petrolio greggio per il mese di febbraio potrebbe registrare al rialzo, ma il mercato si appresta comunque a chiudere la settimana in gravi perdita.

Questa settimana l’eccesso di offerta continua a impedire al petrolio greggio di raggiungere un livello di fondo, nonostante alcuni fattori di natura tecnica abbiano favorito almeno temporaneamente l’interruzione del ribasso a $ 53,94, e tanto é bastato a provocare un rally di copertura short.

La volatilità di questa settimana è stata provocata in gran parte dall’Arabia Saudita. Giovedì, le autorità saudite hanno definito ” temporaneo” il recente crollo dei prezzi, aggiungendo che la domanda di petrolio greggio dovrebbe prendere forza in corrispondenza di un miglioramento della situazione economica globale.

Così come aveva provocato un rimbalzo di natura tecnica con le sue dichiarazioni iniziali, il Ministro del petrolio Saudita Alì al-Naimi ha altrettanto prontamente provocato un ribasso dei prezzi dicendo che manterrà i livelli di produzione inalterati per difendere le proprie quote di mercato. Finché giungeranno dichiarazioni dall’Arabia Saudita, è chiaro che determineranno un aumento della volatilità del mercato.

Il Comex per il mese di febbraio registra una settimana incerta, ma dopo tutto ciò che è stato detto e fatto, si appresta a chiudere la settimana al ribasso. La minaccia di un aumento dei tassi di interessi ha favorito un’impennata del dollaro USA, che esercita una pressione sul mercato dell’oro, bene quotato in dollari. A pesare sulla domanda di oro si è aggiunta la bassa inflazione.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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