Ieri, nel corso della sessione di New York, i prezzi del metallo aurifero sono rimasti sotto pressione per poi recuperare a seguito di un indebolimento
Ieri, nel corso della sessione di New York, i prezzi del metallo aurifero sono rimasti sotto pressione per poi recuperare a seguito di un indebolimento del dollaro statunitense su tutta la linea; debolezza che continua anche questa mattina. Sempre nella giornata di ieri, la Cina ha annunciato che sta pianificando l’imposizione di un limite alle importazioni dell’oro. Ciò probabilmente avrà un impatto sulla domanda del metallo prezioso nel medio periodo, dato che la Cina è uno dei maggiori utilizzatori di questa materia prima, insieme all’India. A seguito di alcune notizie che riportano che anche l’India potrebbe varare lo stesso tipo di provvedimenti a restrizione delle importazioni di oro, abbiamo visto i prezzi di questa materia prima andare sotto pressione crollando fino al livello dei 1160$, prima di cominciare un lento recupero. A tale recupero ha contribuito un accesso di debolezza della moneta statunitense che ha aiutato i prezzi dell’oro a risalire sopra i 1170$ per assestarsi al livello dei 1172$ mentre scriviamo. Avevamo previsto che qualsiasi tipo di mossa in rialzo avrebbe trovato un limite nella notevole resistenza al livello dei 1205$. Con i dati sull’occupazione (Non Farm Payroll) che saranno resi noti oggi negli Stati Uniti, potrebbe presentarsi una giornata di volatilità per i trader dell’oro, visto che un dato molto positivo potrebbe portare a un nuovo incremento del dollaro statunitense, mettendo di nuovo sotto pressione i prezzi del metallo prezioso.
Il petrolio continua a mostrarsi come la star della settimana e, come avevamo previsto ieri, continuano gli effetti positivi determinati dalla conclusione dell’accordo fra i Paesi dell’OPEC,teso alla limitazione delle estrazioni. Nelle ultime 24 ore, abbiamo visto i prezzi del combustibile salire quasi del 2%, spingendosi oltre il livello dei 50$ per assestarsi appena sotto la regione dei 51,50$, mentre scriviamo. Come avevamo già indicato nelle nostre precedenti previsioni, ci aspettiamo che i prezzi si arrestino appena sopra il livello dei 52$ per poi effettuare qualche correzione, fornendo così l’opportunità di avviare posizioni lunghe. La mossa che si è verificata, è stata troppo veloce per i trader di piccolo cabotaggio per permettere loro di alimentare delle posizioni plus e trarre decenti profitti; motivo per il quale abbiamo suggerito agli operatori di restare in disparte e aspettare una correzione prima di alimentare le loro posizioni.
L’argento continua la fase di consolidamento muovendosi al di sotto del livello dei 17$, e abbiamo la sensazione crescente che questa materia prima possa diventare l’outsider vincente per gli investitori, una volta realizzato che lo scintillio dell’oro si sta esaurendo. I prezzi dell’oro continueranno a restare sotto pressione, il petrolio risulterà troppo volatile e controllato da pochi, pertanto ci aspettiamo che i trader e gli investitori focalizzeranno la loro attenzione sull’argento, che per il momento appare stabile, e sembra poter fornire buone opportunità nel lungo periodo.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.