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La Testimonianza del Presidente Yellen Provoca una Reazione Mista

Da
Barry Norman
Pubblicato: Feb 25, 2015, 11:13 GMT+00:00

I mercati di commodity e di valuta estera, con l'inizio della testimonianza di fronte al Congresso del presidente della Fed Janet Yellen, hanno avuto una

La Testimonianza del Presidente Yellen Provoca una Reazione Mista

I mercati di commodity e di valuta estera, con l’inizio della testimonianza di fronte al Congresso del presidente della Fed Janet Yellen, hanno avuto una reazione mista registrando comunque un aumento della volatilità in scia a un rialzo sul dollaro USA.

All’inizio della sua deposizione la Yellen ha fatto riferimento ai miglioramenti dell’economia che potrebbero portare un aumento dei tassi di interesse nel corso del 2015, favorendo un rialzo del dollaro USA. La risposta dei trader si è fatta comunque sentire quando ha aggiunto che esistono ancora dei rischi per l’economia statunitense che potrebbero in qualche modo frenare i piani della Fed.

Nel corso del suo primo giorno di testimonianza, la Yellen non si è sbilanciata troppo nè su posizioni da colomba, tantomeno da falco. È rimasta a metà strada, bilanciando le proprie risposte quasi ad evitare di spaventare i mercati. A un certo punto ha anche enfatizzato i miglioramenti sul mercato del lavoro evidenziando il calo del tasso di disoccupazione, per poi aggiungere che sussistono però timori legati al tasso di partecipazione alla forza lavoro e alla crescita dei salari.

Le dichiarazioni iniziali del presidente della Fedi Yellen hanno contribuito a sostenere il dollaro, spingendo invece in ribasso euro, sterlina britannica, oro e petrolio greggio; il biglietto verde ha cominciato a indebolirsi allorché la Yellen ha fatto riferimento ai possibili rischi, ribadendo poi l’invito alla pazienza riguardo l’aumento dei tassi di interesse da parte della Fed, che molti credono avverrà in giugno, ma facendo riferimento anche al fatto che un aumento dei tassi di interessi porta con sé dei rischi, primo fra tutti un rafforzamento eccessivo del dollaro.

I trader non hanno reagito troppo bene a queste dichiarazioni e il dollaro ha perso terreno, favorendo in questo modo il mercato forex e di commodity.

La coppia EUR/USD, non appena la Yellen ha messo in evidenza i rischi associati a un aumento dei tassi, si è mossa in rialzo, non abbastanza però da interferire sul trend o sulle prospettive di lungo termine sulla valuta comune. Anche la pubblicazione del IPC per l’eurozona, fermo a -0,6%, ha influito sull’andamento della valuta.

La coppia GBP/USD ha reagito positivamente alle dichiarazioni della Yellen, anche se si tratta verosimilmente di un’azione di copertura short e di aggiustamento di posizione. A ciò si sono aggiunte le esternazioni del membro della BoE Kristin Forbes.

La Forbes ha tenuto un discorso nel quale ha sostenuto che una possibile conseguenza di un periodo prolungato di bassi tassi di interesse può essere l’instabilità finanziaria. “Se la crescita economica continua con questo passo o a un ritmo superiore, le condizioni di salute del sistema continuano a migliorare, ma i tassi rimangono vicini allo zero, tali rischi potrebbero aumentare”.

Su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile hanno registrato una sessione volto volatile, in scia alle forti oscillazioni del dollaro USA. Dato che l’oro viene denominato in dollari, il mercato potrebbe esperire una forte volatilità per tutto il resto della sessione, con gli investitori impegnati a interpretare il significato della dichiarazioni della Yellen.

I future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile reagiscono debolmente alla testimonianza della Yellen. Dato che l’andamento altalenante del dollaro ha avuto una scarsa influenza sul greggio, evidentemente gli occhi dei trader sono ancora puntati sulla produzione. Questo tono di mercato dovrebbe continuare per tutta la sessione, con gli investitoti impegnati ad effettuare aggiustamenti in vista del rapporto settimanale sulle scorte atteso per domani, che secondo le previsioni dei trader indicherà un aumento di scorte pari a 3,6 milioni di barili.

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