La coppia GBP/USD perde terreno in scia alle dichiarazioni del Governatore della Banca d'Inghilterra Mark Carney, secondo il quale in primavera, a causa
La coppia GBP/USD perde terreno in scia alle dichiarazioni del Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney, secondo il quale in primavera, a causa del calo dei prezzi del petrolio, in Gb l’inflazione potrebbe scendere temporaneamente su terreno negativo; Carney ha poi aggiunto che i prezzi probabilmente torneranno rapidamente a salire e che perciò non si tratterà di una fase deflazionistica vera e propria.
Nella sua lettera sull’inflazione al cancelliere George Osborne, Carney ha dichiarato che “il Regno Unito non sta sperimentando una deflazione e che la ragione più importante dietro a un’inflazione al di sotto dell’obiettivo è il recente crollo dei prezzi dell’energia”.
Carney ha però aggiunto che, se i prezzi di energia e beni alimentari si stabilizzeranno, l’indice dei prezzi al consumo dovrebbe aumentare considerevolmente mano a mano che il calo iniziale comincerà a pesare di meno nel confronto annuale, verso la fine dell’anno.
Carney crede conferma che l’economia sottostante gode di buona salute ma è mascherata dalla bassa inflazione; il governatore prevede una crescita economica del 2,9% sia per l’anno corrente che per il prossimo. Precedentemente la banca aveva ha previsto un + 2,6%. Anche salari nel 2015 dovrebbero crescere con un tasso del 3,5%.
In base a queste previsioni l’inflazione raggiungerà il 2% solo nel 2017, e sembra proprio che un aumento del tasso di interesse nel 2015 sia oramai totalmente escluso.
La coppia EUR/UED sta recuperando terreno rispetto alle recenti ribassi. I trader reagiscono alle notizie rialziste riguardo il piano di pace fra Russia e Ucraina e al rapporto ribassista sulle vendite al dettaglio sulle richieste di disoccupazione negli USA. I trader sostanzialmente ignorano invece il nulla di fatto nella trattativa fra il Ministro della Finanza greco e quelli dell’eurozona.
Su Comex i dati economici deludenti stanno contribuiscono a sostenere i prezzi dei future dell’oro con scadenza aprile, che a inizio sessione sembravano minacciare un’ondata di vendite legata a un pattern grafico ribassista. L’indebolimento del dollaro ha contribuito a un rally di copertura short intraday.
I prezzi dei future sul petrolio greggio con scadenza a marzo rimbalzano dopo i ribassi di ieri. I trader credono che la rottura di mercoledì sia stata eccessiva, e stanno reagendo a un rapporto settimanale sulle scorte dell’Agenzia di Informazioni sull’Energia deludente che indica un incremento di scorte della settimana conclusasi il 6 febbraio di 4 milioni di barili, contro le previsioni dei trader di 3,7 milioni di barili.
Per quanto riguarda le altre notizie del giorno, il Dipartimento del Commercio ha segnalato per le vendite al dettaglio negli USA nel mese di gennaio un calo dello 0,8%. Gli investitori si aspettavano una lettura a -0,5%. Il dato sulle vendite al dettaglio core registra una flessione dello 0,9% contro stime per un -0,4%.
Anche il dato sulle richieste di disoccupazione settimanale è ribassista. I trader si aspettavano 282.000 nuove richieste, ma il dato effettivo ha superato le 304.000 unità. Alle 10 della mattina, orario ET, i trader potranno reagire agli ultimi dati sono sulle giacenze di magazzino delle imprese.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.