I recenti dati globali sull'inflazione hanno mostrato numeri più deboli del previsto, il prezzo del greggio posta nuovi minimi e i trader si allontanano
Oggi dovrebbero essere rilasciati dei dati chiave nella sessione statunitense. Tra questi segnaliamo l’indice dei prezzi del PIL, sicuramente di grande importanza per il mercato aurifero e i numeri economici britannici che dovrebbero mostrare un PIL costante. Dagli Stati Uniti si attendono gli ordinativi di beni durevoli, l’indice dei prezzi delle spese personali, l’indice dei prezzi del PIL, l’Indice di fiducia del Michigan, l’Indice manifatturiero FED di Richmond, le vendite delle nuove abitazioni, e il reddito e la spesa personali. I dati dovrebbero mostrare tutti numeri più alti rispetto al mese precedente.
Lunedì i prezzi del mercato aurifero postano i minimi mensili poiché i guadagni del mercato azionario hanno attratto i trader allontanandoli dal metallo. L’oro chiude in prossimità dei minimi dal 28 novembre. Stando alle dichiarazioni di Jason Cerisola , un commerciante di metalli presso la MKS Group “il vertiginoso aumento dei mercati azionari, un dollaro stabile e il ribasso dei prezzi del greggio hanno influenzato l’andamento del metallo innescando una presa di beneficio prima delle vacanze di Natale e di Capodanno”.
L’aumento del mercato azionario e un dollaro forte hanno ridotto la domanda del prezioso,da sempre considerato come un porto sicuro per i propri investimenti. Inoltre, il ribasso dei prezzi del greggio riduce il suo appeal come copertura contro l’inflazione. Per quanto riguarda le attività nelle banche centrali, i dati rilasciati martedì dal Fondo Monetario Internazionale hanno mostrato come, nel mese di novembre, la Russia abbia incrementato le sue riserve auree per l’ottavo mese consecutivo e come l’Ucraina abbia ridotto le sue partecipazioni in lingotti per il secondo mese consecutivo.
L’oro dovrebbe trovare un massiccio supporto alla maniglia dei 1.170$, tuttavia, secondo Cerisola, una rottura al di sotto del suddetto libello potrebbe innescare un incremento degli ordini stop-loss.
Lunedì Wall Street chiude in prossimità dei massimi storici aumentando così le azioni globali. Sempre lunedì, l’indice del dollaro, un misuratore del valore del dollaro statunitense in relazione a un paniere di valute straniere, si attesta in prossimità dei massimi degli ultimi 9 anni.
Ricordiamo come un dollaro forte renda il prezioso troppo costoso per i trader che utilizzano altre valute. Il rame rimbalza in prossimità dei 2,90$ ed è negoziato a 2,87$. I trader hanno abbandonato il metallo prima delle vacanza natalizie. Nella sessione di ieri il rame si muove al ribasso perdendo lo 0,7%. Ricordiamo come i prezzi del metallo rosso si siano mossi al rialzo sul retro delle speculazioni che vedevano la SRB della Cina incrementare l’acquisto di rame per la riserva statale.