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Italia, Pil 2023 visto a +0,5%, inflazione a +6,7%, cruciale implementazione PNRR – EY

Da:
Reuters

ROMA (Reuters) - Il Pil italiano crescerà dello 0,5% quest'anno, mentre l'inflazione rallenterà al 6,7%, secondo le stime presentate oggi da Ernst & Young nel consueto bollettino macroeconomico trimestrale.

Una bandiera italiana e una bandiera dell'Unione europea a Roma

ROMA (Reuters) – Il Pil italiano crescerà dello 0,5% quest’anno, mentre l’inflazione rallenterà al 6,7%, secondo le stime presentate oggi da Ernst & Young nel consueto bollettino macroeconomico trimestrale.

L’istituto di consulenza rivede lievemente al ribasso sia la sua previsione sull’espansione dell’economia italiana – ipotizzata a +0,6% lo scorso dicembre – che quella sull’inflazione, vista in dicembre a +7,1%, sottolineando che i numeri restano soggetti ad uno scenario di “forte incertezza” e dunque passibili di ulteriori revisioni legate al contesto macroeconomico globale e, soprattutto, all’implementazione del PNRR.

“Due simulazioni effettuate con il modello di EY su possibili scenari di un impiego parziale dei fondi del Pnrr, in linea con gli scostamenti delle spese effettive rispetto a quelle previste fino al 2022, stimano nel 2023 una possibile mancata crescita del Pil”, si legge nel report.

La crescita – che EY stima in accelerazione a +1,3% nel 2024 – sarà trainata principalmente dalle esportazioni nette e dagli investimenti, mentre i consumi dovrebbero mostrare una dinamica piatta.

“Le risorse del PNRR rappresenteranno quindi il vero motore della crescita del Pil italiano nel 2023, in un contesto di crescenti tassi di interesse che scoraggiano consumi ed investimenti privati”, sottolineano gli analisti britannici.

Il tasso di inflazione, aggiungono, passerà dal 6,7% del 2023 al 3,1% del 2024, “mostrando una certa persistenza, ancora non in linea con gli obiettivi di politica monetaria”.

In riferimento al mercato del lavoro, il livello di disoccupazione dovrebbe continuare a ridursi nel corso di quest’anno e del prossimo, scendendo sotto la soglia dell’8%.

(Valentina Consiglio, editing Stefano Bernabei)

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