Italia, crescita manifattura rallenta a marzo – Pmi

ROMA (Reuters) – Il settore manifatturiero italiano è cresciuto leggermente a marzo, pur se ad un ritmo meno sostenuto rispetto al mese precedente, in un panorama in cui le prospettive economiche del paese rimangono incerte.

L’indice S&P Global Purchasing Managers’ Index (Pmi) per il settore manifatturiero italiano si è attestato a 51,1, in calo rispetto ai 52,0 di febbraio ma ancora leggermente al di sopra della soglia dei 50 che separa la crescita dalla contrazione.

La lettura è stata inferiore alla previsione mediana di 52,0 di un sondaggio Reuters tra gli analisti.

Il sottoindice della produzione manifatturiera è rimasto sostanzialmente stabile a 53,9 dal 54,0 di febbraio, mentre l’indicatore dei nuovi ordini è scivolato a 50,8 da 51,1.

“Ancora una volta la produzione è aumentata in modo marcato, mentre si è registrato un notevole allentamento dei vincoli sul lato dell’offerta e delle pressioni sui prezzi, due fattori che hanno dominato la performance del settore dall’inizio della pandemia nel 2020”, ha detto Paul Smith, direttore economico di S&P Global Market Intelligence.

“Detto questo, la ripresa rimane fragile, con la crescita dei nuovi ordini che resta poco brillante a causa dei segnali di esitazione da parte dei clienti a impegnarsi in nuove attività in uno scenario di inasprimento della politica monetaria e di un contesto macroeconomico incerto”, ha aggiunto Smith.

Il ministro dell’Economia italiano Giancarlo Giorgetti ha detto a marzo che le prospettive sono migliorate dopo il calo trimestrale dello 0,1% del prodotto interno lordo alla fine del 2022 e che il Paese probabilmente eviterà un secondo trimestre di contrazione all’inizio di quest’anno.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)