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Investire nel settore automotive, quali comprare e quali no 2022

Da:
Fabio Carbone
Pubblicato: May 18, 2022, 08:03 UTC

Investire nel settore automotive oggi conviene? Quali azioni dell'automotive comprare in questo secondo semestre del 2022?

Investire nel settore automotive

In questo articolo:

Giunti quasi a metà anno 2022, ci domandiamo se investire nel settore automotive abbia senso dopo i dati sulle immatricolazioni ad aprile in Europa che indicano un crollo del -20,6% in Europa e del -33% in Italia.

I problemi del settore restano sempre gli stessi degli inizi della pandemia, con carenza di chip a cui si aggiungono le difficoltà di approvvigionamento di altri componenti e certo la guerra scatenata dalla Russia non aiuta.

Nell’automotive europeo vanno male un po’ tutti i principali paesi, tra cui la Francia (-22,6%) e la Germania (-21,5%), ma anche la Spagna (-12,1%) che resiste meglio delle altre.

Non sono solo i dati di aprile ad andare male, è tutto il primo quadrimestre dell’automotive europeo ad essere in negativo del -14,4% in termini di nuove immatricolazioni. E ancora l’Italia resta il fanalino di coda con una contrazione del mercato del -26,5%, seguita dalla Francia (-18,6%), e dalla Spagna (-11,8%) e la Germania (-9%).

Se questo è il quadro dell’automotive europeo, molto negativo, domandandosi se investire nel settore dell’automotive verrebbe da rispondersi di no.

Eppure la Berkshire Hathaway (BRK.A) diretta da Warrenn Buffett, pubblicando i dati di acquisto e vendita titoli del primo trimestre dell’anno, ha reso nota una lista in cui troviamo anche una società dell’automotive come General Motors (GM), di cui ha comprato azioni pari a 78,2 milioni di dollari. Ora la società dell’Oracolo di Omaha detiene il 4,3% di GM.

E in Europa? Investire nel settore dell’automotive in Europa conviene oppure no? Ecco le società dell’automotive meglio posizionate del momento.

Investire nel settore dell’automotive in Europa conviene?

L’automotive è chiamato a una grande trasformazione, e non solo per quanto riguarda il passaggio dai motori a combustibile fossile a motori elettrici o all’idrogeno.

Il cambiamento è più profondo ed è in atto già da tempo e bisogna prenderne atto: si comprano meno auto nuove. La pandemia con la modalità acquisita del lavoro da casa ha accentuato il disuso delle auto.

Chi è pronto ad accogliere la sfida?

BMW

  • Bayerische Motoren Werke AG (BMW) per i tre mesi conclusi il 31 marzo 2022, i ricavi sono aumentati del +16% a €31,14 miliardi. L’utile netto è aumentato da €2,81 miliardi a €10,14 miliardi. I ricavi riflettono l’aumento del segmento Automobili del 17% a €26,73B, l’aumento del segmento Servizi Finanziari del 7% a €8,49 miliardi e l’aumento del segmento Motociclette del 6% a €799 milioni. L’utile netto ha beneficiato dell’aumento del 26% del reddito del segmento Servizi Finanziari, pari a 966 milioni di euro.
  • Il prezzo delle azioni BMW attuale è di €79,20 ma, secondo gli analisti, le previsioni del prezzo delle azioni BMW hanno un obiettivo di €104,7. Il sondaggio acquisto/vendite indica prevalentemente “buy” o “outperform”.

Stellantis (STLA)

  • Le azioni Stellantis (STLA) per l’anno fiscale conclusosi il 31 dicembre 2021, mostrano ricavi aumentati del 72% a €149,42 miliardi. L’utile netto prima delle voci straordinarie è aumentato da €578M a €13,21B. I ricavi riflettono l’aumento del segmento Maserati del 45% a €2B, l’aumento del segmento Francia da €2,42B a €15,42B, l’aumento del segmento Altri Paesi da €5,49B a €14,65B. L’utile netto ha beneficiato di una diminuzione del 79% delle perdite di valore e delle svalutazioni di attività, che sono scese a 137 milioni di euro (spese).
  • Ad aiutare le azioni Stellantis ci sono le enormi dimensioni del gruppo. Nonostante le difficoltà dell’automotive europeo, investire in azioni Stellantis in questa fase in cui sono a sconto non è da trascurare.
  • Le previsioni sul prezzo delle azioni Stellantis sono positive, con un prezzo obiettivo a €22,29 dagli attuali €13,84.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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