Investire nel settore automotive oggi conviene? Quali azioni dell'automotive comprare in questo secondo semestre del 2022?
Giunti quasi a metà anno 2022, ci domandiamo se investire nel settore automotive abbia senso dopo i dati sulle immatricolazioni ad aprile in Europa che indicano un crollo del -20,6% in Europa e del -33% in Italia.
I problemi del settore restano sempre gli stessi degli inizi della pandemia, con carenza di chip a cui si aggiungono le difficoltà di approvvigionamento di altri componenti e certo la guerra scatenata dalla Russia non aiuta.
Nell’automotive europeo vanno male un po’ tutti i principali paesi, tra cui la Francia (-22,6%) e la Germania (-21,5%), ma anche la Spagna (-12,1%) che resiste meglio delle altre.
Non sono solo i dati di aprile ad andare male, è tutto il primo quadrimestre dell’automotive europeo ad essere in negativo del -14,4% in termini di nuove immatricolazioni. E ancora l’Italia resta il fanalino di coda con una contrazione del mercato del -26,5%, seguita dalla Francia (-18,6%), e dalla Spagna (-11,8%) e la Germania (-9%).
Se questo è il quadro dell’automotive europeo, molto negativo, domandandosi se investire nel settore dell’automotive verrebbe da rispondersi di no.
Eppure la Berkshire Hathaway (BRK.A) diretta da Warrenn Buffett, pubblicando i dati di acquisto e vendita titoli del primo trimestre dell’anno, ha reso nota una lista in cui troviamo anche una società dell’automotive come General Motors (GM), di cui ha comprato azioni pari a 78,2 milioni di dollari. Ora la società dell’Oracolo di Omaha detiene il 4,3% di GM.
E in Europa? Investire nel settore dell’automotive in Europa conviene oppure no? Ecco le società dell’automotive meglio posizionate del momento.
L’automotive è chiamato a una grande trasformazione, e non solo per quanto riguarda il passaggio dai motori a combustibile fossile a motori elettrici o all’idrogeno.
Il cambiamento è più profondo ed è in atto già da tempo e bisogna prenderne atto: si comprano meno auto nuove. La pandemia con la modalità acquisita del lavoro da casa ha accentuato il disuso delle auto.
Chi è pronto ad accogliere la sfida?
Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.