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Indici borse USA ai massimi storici

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Nov 22, 2016, 20:16 GMT+00:00

Dopo aver raggiunto i massimi storici in una giornata caratterizzata da un basso volume di scambi in vista della festività, gli indici azionari USA

Indici borse USA ai massimi storici

Dopo aver raggiunto i massimi storici in una giornata caratterizzata da un basso volume di scambi in vista della festività, gli indici azionari USA chiudono contrastanti. L’azione di prezzo è stata determinata dalla direzione del mercato del greggio e del dollaro USA, ma gli investitori hanno anche dovuto digerire i dati sul settore immobiliare e l’impatto atteso delle politiche economiche del neo eletto presidente Donald Trump.
Per la prima volta nella storia la media industriale Dow Jones ha superato la soglia dei 19.000, mentre l’indice S&P 500 poco dopo l’apertura ha superato per la prima volta quota 2200. Anche il Nasdaq Composite ha raggiunto i massimi storici.

A metà sessione, l’indice S&P 500 si attestava a 2196,85, in ribasso di 1,33 (-0,06%), mentre il Dow si attestava a 18.977,68, in rialzo di 20,99 punti (+0,11%). Il Nasdaq saliva invece a 5376,74, in rialzo di 7,88 (+0,15%).

L’azione di prezzo di oggi indica che stiamo passando da un mercato guidato dei tassi di interessi a uno guidato dai profitti.

Secondo lo strumento FedWatch GME, le probabilità che il mercato attribuisce a un eventuale incremento dei tassi nel mese di dicembre sono del 100%.

Per quanto riguarda i dati economici, salgono ai massimi annuali le vendite di case esistenti. Il rapporto segnala la vendita di 5.600.000 unità, a fronte dei 5.430.000 previste e dei 5.490.000 del mese scorso.

PETROLIO GREGGIO

Dopo essere saliti ai massimi mensili, il mercato del petrolio greggio invertire rotta reagendo a un possibile problema nelle trattative per un calo della produzione. A inizio sessione, WTI e Brent si sono mossi in netto rialzo, con gli investitori fiduciosi nel raggiungimento di un accordo da parte dei paesi dell’Opec in vista della riunione del 30 novembre che si terrà a Vienna.

Il mercato è stato sostenuto dalle dichiarazioni di un funzionario nigeriano secondo il quale probabilmente tutti i paesi entro la fine della giornata sarebbero “saliti a bordo”. Ma il mercato nel petrolio non ha mantenuto quanto guadagnato e ha invertito in ribasso quando l’OPEC ha riportato che per avere un accordo per un taglio della produzione del 4%-4,5% sarà necessaria l’approvazione di Iran e Iraq.

ORO

Su Comex i future sull’oro con scadenza dicembre si muovono in ribasso martedì reagendo ai guadagni sui mercati azionari e al rafforzamento del dollaro. A premere sul mercato anche l’aumento dei rendimenti dei titoli del Tesoro. Il Dipartimento del Tesoro ha messo all’asta 34 miliardi di dollari in titoli a cinque anni a un tasso di rendimento dell’1,76%, per un ulteriore aumento dello spread fra titoli usa e i titoli tedeschi e un conseguente aumento dell’interesse nei confronti del dollaro USA come investimento.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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