Oggi il greggio perde qualcosa dopo aver invertito le perdite mattutine di ieri, lasciando spazio a lievi guadagni. Questa mattina l’oro nero viene
L’American Petroleum Institute ha riferito come nella settimana conclusa il 19 luglio scorso, le scorte di greggio abbia mostrato una flessione di 1,4 milioni di barili; un analista di Platts aveva previsto un calo di 2,6 milioni. Sempre l’API ha riportato che le scorte di greggio sono diminuite di 900.000 barili mentre quelle di benzina sono calate di circa 700.000 barili. Gli analisti si aspettano che la disponibilità di gasolio aumenti di 800.000 barili e prevedono un aumento pari a 1,9 milioni di barili per quanto concerne la benzina.
I trader sono in attesa dell’uscita del rapporto ufficiale a cura dell’ EIA previsto per stasera. Le proiezioni stimano un calo delle scorte, il petrolio greggio dovrebbe calare di 2,1 milioni di barili, il gasolio dovrebbe mostrare un incemento di 0,9 milioni e la benzina aumentare di 1,6 milioni.
Oggi il Ministero delle finanze ha detto che a giugno il volume di tutti i tipi di petrolio greggio importati dal Giappone è calato del 7,9 % rispetto al mese precedente. In Iran l’ embargo comincia ad essere operativo, il paese ha deciso di sottoscrivere un’assicurazione per le sue navi in modo da continuare ad esportare greggio in India. Il deludente rapporto sulla produzione statunitense unito al calo del mercato immobiliare non sembrano aver pesato sull’andamento dei prezzi del greggio, tanto più quando i prezzi non sembrano legati ai fondamentali.
Intanto durante la sessione asiatica i prezzi del greggio sono calati in risposta alla debole attività manifatturiera cinese; secondo gli analisti la domanda del secondo consumatore al mondo, appunto la Cina, potrebbe risentire della situazione del paese. A meta’ sessione il contratto principale di New York, il West Texas Intermediate in scadenza a settembre, ha registrato un ribasso di 27 centesimi attestandosi a 106,96 dollari al barile mentre il Brent North Sea Crude in scadenza sempre a settembre ha perso 22 centesimi per essere negoziato a 108,20 dollari. La produzione cinese a luglio si è indebolita, segno che, secondo alcuni direttori degli acquisti, l’economia continuerà a rallentare.
Il gas naturale ha chiuso al rialzo, i trader sono convinti che la domanda di gas naturale verrà fortemente stimolata dall’ondata di calore che invaderà il nord-est del paese. Il combustibile ha chiuso la sessione al rialzo sulla scia delle temperature miti previste per questa settimana e delle aspettative rialziste relativamente alle scorte (il rapporto dell’ EIA è previsto per domani). Questa mattina infine, i trader hanno optato per una presa di beneficio motivati dal rialzo inaspettato del gas, questo al momento è negoziato a 3,72.