Pubblicita'
Pubblicita'

Il Prezzo del Petrolio Resta Compresso dalla Confusione nell’OPEC

Da:
Colin First
Pubblicato: Nov 29, 2016, 08:50 UTC

Ieri l’oro ha mostrato una giornata piuttosto tranquilla consolidando il prezzo all’interno di una gamma ristretta per la maggior parte della giornata.

Il Prezzo del Petrolio Resta Compresso dalla Confusione nell’OPEC

Ieri l’oro ha mostrato una giornata piuttosto tranquilla consolidando il prezzo all’interno di una gamma ristretta per la maggior parte della giornata. Dopo un’iniziale risalita verso il livello dei 1300$, i prezzi, in seguito all’incremento del dollaro, sono tornati indietro verso il livello dei 1290$, dove sono assestati, mentre scriviamo. Il fatto che la materia prima sia riuscita a restare sopra il livello dei 1280$ dovrebbe alimentare le speranze dei rialzisti che potrebbero spingere i prezzi al di sopra dell’area dei 1300$. Tale mossa dipenderebbe principalmente da un’eventuale indebolimento della moneta statunitense, nel corso della giornata, e resta da vedere se questo scenario si verificherà. Oggi verranno resi noti i dati del PIL degli Stati Uniti che potrebbero comportare un po’ di volatilità. Crediamo che i prezzi del metallo aurifero continueranno a oscillare per un po’, con un’inclinazione rialzista nella giornata odierna.

Il Petrolio è stata la materia prima che ha attratto maggiormente l’attenzione del mercato, con i prezzi che si sono mossi avanti e indietro come uno yo-yo, a seguito delle notizie ora per ora sulle trattative dell’OPEC. L’incontro ufficiale tra i Paesi dell’OPEC è previsto per domani, ma ci sono stati parecchi incontri e trattative a latere tra l’OPEC e i Paesi che non aderiscono al cartello per definire un accordo in anticipo sulla riunione di domani. Finora, non hanno avuto molta fortuna. La scorsa settimana è stata l’Arabia Saudita a rifiutare di seguire le disposizioni su un taglio della produzione; questa settimana è la volta dell’Iraq e dell’Iran che non sembrano molto disposti a seguire tali indicazioni. Il problema principale dei produttori petroliferi riguarda il fatto che, nel caso di un taglio delle estrazioni con il conseguente aumento dei prezzi del combustibile, resta da vedere quanto tali aumenti riusciranno a bilanciare i mancati profitti dovuti alla riduzione delle estrazioni; ciò genera indecisione per molti Paesi membri, con alcuni di essi che ritengono di subire maggiori perdite a seguito dei tagli alla produzione rispetto a una situazione di prezzi bassi.  Naturalmente, le politiche dell’OPEC, e anche dei Paesi non aderenti, oltre agli altri, contribuiscono a rappresentare lo scenario complessivo piuttosto confuso.

Ci aspettiamo ulteriori notizie in arrivo fino alla fine della riunione dell’OPEC di domani ma, come si è verificato lo scorso settembre, potrebbero riuscire a trovare un accordo proprio all’ultimo momento. Come trader, aspettiamo che il polverone si diradi per poi prendere una direzione. E’ veramente molto semplice; se viene raggiunto un accordo, assisteremo a una rottura della soglia dei 50$, con un ulteriore rialzo. Nel caso contrario, il mercato si avvierebbe verso il livello dei 40$.

L’argento, come l’oro, ha continuato a mantenersi sostenuto sopra il livello dei 16,50$, cercando di tendere verso i 17$ e anche oltre, se la corsa rialzista di questi due metalli è destinata a continuare e se la moneta statunitense prosegue la sua fase di debolezza nei prossimi giorni. Tuttavia, se si avvia una corsa rialzista, il livello dei 18,00$ completerà la mossa nel breve termine.

 

Sull'Autore

Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di  FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.

Hai trovato utile questo articolo?

Pubblicita'