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Il Petrolio Greggio Perde Ancora Terreno Dopo i Tagli della IEA sulle Stime della Domanda

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Dec 13, 2014, 02:46 GMT+00:00

I futures sul petrolio greggio per il mese di gennaio continuano a perdere terreno, scendendo sotto quota $59,00 al barile. I venditori, in seguito al

Il Petrolio Greggio Perde Ancora Terreno Dopo i Tagli della IEA sulle Stime della Domanda

I futures sul petrolio greggio per il mese di gennaio continuano a perdere terreno, scendendo sotto quota $59,00 al barile. I venditori, in seguito al taglio delle previsioni per il 2015 sulla crescita della domanda globale di petrolio (-230.000 barili al giorno) da parte dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, continuano a esercitare una pressione sui prezzi. La IEA ha fatto riferimento “al previsto calo di domanda dalla ex Unione Sovietica e dagli altri paesi esportatori di petrolio” a giustificazione della revisione al ribasso delle previsioni.

Il crollo dei prezzi alimenta un clima di preoccupazione in alcuni paesi membri dell’Opec fra i quali l’Iran, l’Iraq e il Venezuela. L’Arabia Saudita, che può contare su una montagna di denaro, crede che i prezzi del petrolio possano trovare spontaneamente il proprio livello di supporto senza che sia necessario un taglio della produzione da parte del cartello. I produttori statunitensi potrebbero cominciare ad avvertire la pressione qualora i prezzi si dovessero avvicinare alla soglia psicologica dei $ 50. Nel febbraio del 2009 i prezzi del petrolio avevano raggiunto addirittura i $ 35 al barile.

Il crollo dei prezzi del petrolio ha contribuito a spingere al ribasso i futures Comex Gold per il mese di febbraio, mentre i venditori continuano ad assorbire l’impennata di prezzo di martedì. Il mancato seguito al rialzo suggerisce che i recenti rally sono stati innescati da azioni di copertura short e non da un’ondata di acquisti. Qualcosa sta per succedere su questo mercato perché l’andamento dei titoli del Tesoro USA suggerisce una bassa inflazione, e una bassa inflazione ha un effetto ribassista sull’oro.

L’assestamento delle posizioni e le coperture short in vista della fine dell’anno continuano a sostenere la coppie EUR/USD e GBP/USD; i trader sono in attesa dell’annuncio della prossima settimana da parte della Federal Reserve USA. L’attuale forza dell’euro contro il dollaro potrebbe essere solamente “la quiete prima della tempesta”, visto che nel corso della prossima riunione la banca centrale molto probabilmente discuterà riguardo sulla tempistica del primo aumento dei tassi di interesse da molti anni.

I rapporti economici pubblicati oggi includono la produzione il settore edile in GB, sceso del 2,2%, e il superindice della Conference Board in ribasso dello 0,3%.

La produzione industriale dell’eurozona registra un incremento dello 0,1%, un dato inferiore ai listini che indicavano un + 0,2%.

L’indice dei prezzi alla produzione negli USA registra una contrazione dello 0,2%, un dato inferiore alla stima dello -0,1%. L’indice IPP Core si attesta allo 0,0% contro la stima preliminare dello 0,1%. Il dato preliminare sull’Indice di Fiducia dell’Università del Michigan sale al 93,8, superando abbondantemente le stime che indicavano un 89,6.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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