Ieri i prezzi del metallo aurifero hanno cominciato a scendere di nuovo a seguito della pressione determinata dall’incremento che dollaro che ha pesato
Ieri i prezzi del metallo aurifero hanno cominciato a scendere di nuovo a seguito della pressione determinata dall’incremento che dollaro che ha pesato sia sull’oro che sull’argento. Avevamo detto che i prezzi dell’oro avrebbero continuato a mostrare debolezza nel breve termine, sotto pressione per il prossimo incontro della Fed, dalla quale ci si aspetta l’annuncio di un rialzo dei tassi d’interesse statunitensi. Per di più, si stanno considerando anche ulteriori possibili rialzi dei tassi nel 2017 e, con i continui fondamentali positivi resi noti dagli Stati Uniti, i prezzi del metallo prezioso sono destinati a restare contenuti. Abbiamo anche sentito che la Cina ha imposto ulteriori limiti alle importazioni dell’oro, al fine di controllare il flusso in uscita di capitali, e notizie che riportano che anche l’India potrebbe prendere in considerazione una simile azione nel prossimo futuro; tutte notizie destinate a influire sulla domanda del metallo prezioso sia nel breve che nel medio termine. Queste sono le ragioni per le quali prevediamo che i prezzi dell’oro resteranno sotto pressione e, con il livello dei 1205$ che funge da notevole resistenza per il momento, ci aspettiamo che i prezzi mostreranno un consolidamento al di sotto dell’area dei 1200$.
Come si è verificato per tutta la settimana, anche ieri il petrolio ha concentrato tutta l’attenzione, con la riunione dell’OPEC in corso,che alla fine è riuscita a portare a termine un accordo. Non sembrava così appena due giorni prima ma, come al solito, il giorno dell’incontro ogni cosa è andata improvvisamente a posto, e tutti hanno mostrato di concordare su tutto. L’Iran ha aderito ai tagli della produzione, anche l’Iraq si è mostrata disponibile a cooperare e così hanno fatto sia l’Arabia Saudita che la Russia. Alla fine, è stato raggiunto un accordo e i membri dell’OPEC hanno stabilito di tagliare la produzione petrolifera per le quantità che il mercato si aspettava. Ciò ha generato un sentimento positivo sull’intero mercato, specialmente per i trader che hanno visto il prezzo del petrolio superare il livello dei 48$, cercando di rompere al di sopra della notevole resistenza nella regione dei 49$.
Mentre scriviamo, i prezzi hanno superato i 49$ e sono assestati sopra il livello dei 50$. Prevediamo che questa euforia continui almeno per il resto della settimana e ci aspettiamo un test nella regione dei 53$ prima che si verifichi una correzione significativa dei prezzi petroliferi. I trader dovrebbero seguire il consiglio di restare in disparte per questo giro, in attesa di una correzione opportuna (che alla fine arriverà), prima di avviare di nuovo posizioni lunghe, piuttosto che andare a caccia dell’affare acquistando il greggio a questi picchi di prezzo.
Anche l’argento, come l’oro, è apparso sotto pressione; stiamo cominciando a credere che, con tutta l’attenzione spostata sull’oro e il limite alle importazioni da parte dei maggiori consumatori quali India e Cina, gli investitori potrebbero volgersi verso l’argento (libero da qualsiasi limite e quindi con una migliore domanda). Pertanto crediamo che nel medio periodo l’argento continuerà ad attrarre investimenti e si manterrà sostenuto, rispetto all’oro.
Colin First è stato coinvolto nel settore FX per 14 anni lavorando in varie vesti come trader, gestore di fondi, rivenditore e analista. Si è specializzato nello sviluppo di strategie di trading ed è appassionato di FX e servizi finanziari. Colin mantiene un blog in cui discute su diversi argomenti relativi al FX.