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Il greggio rimane stabile, mentre l’oro scende, trascinato dai dati nettamente positivi sui beni durevoli degli Stati Uniti

Da
James Hyerczyk
Aggiornato: Nov 23, 2016, 22:22 GMT+00:00

A metà della sessione di mercoledì, i contratti future sul Wti con scadenza  gennaio si muovono in lieve ribasso. Al momento, il mercato si sta

Il greggio rimane stabile, mentre l’oro scende, trascinato dai dati nettamente positivi sui beni durevoli degli Stati Uniti

A metà della sessione di mercoledì, i contratti future sul Wti con scadenza  gennaio si muovono in lieve ribasso. Al momento, il mercato si sta riprendendo dal declino del prezzo sperimentato nelle prime ore della giornata, con i trader che puntano sul ribasso che tagliano le perdite a seguito dell’annuncio con cui l’Iraq ha dichiarato la propria disponibilità ad “assumersi la responsabilità” di una parte della riduzione della produzione progettata dall’Opec. Un ulteriore fattore da considerare è la riduzione delle scorte di greggio registrata negli Stati Uniti durante la scorsa settimana.

Secondo l’Agenzia degli Stati Uniti per l’Informazione sull’Energia, nel corso della passata settimana, le scorte di greggio sono diminuite, mentre le raffinerie portavano ai massimi il prodotto e le importazioni declinavano. Durante la settimana conclusasi il 18 novembre, le scorte di greggio sono diminuite di 1,3 milioni di barili a fronte delle previsioni che le davano in aumento di 671000 barili.

Le scorte di benzina sono aumentate di 2,3 milioni di barili, bilanciando il calo di quelle di greggio. I trader attendevano un incremento di 643000 barili. Le scorte di distillati e di gasolio per il riscaldamento sono cresciute di 327000 barili, mentre si prevedeva una loro contrazione.

Sul prezzo del greggio ha pesato, infine, il netto apprezzamento del dollaro.

L’oro

Durante la sessione di mercoledì, i contratti future sull’oro con scadenza a febbraio negoziati sul Comex sono crollati al minimo degli ultimi nove mesi a seguito della prosecuzione del rialzo del dollaro. Il fattore principale all’origine dell’andamento negativo dell’oro è costituito dai dati sull’economia degli Stati Uniti, che rendono sempre più concreta la possibilità di un innalzamento dei tassi da parte della Fed nel prossimo mese.

Dati economici sugli Stati Uniti

Negli Stati Uniti, gli ordini di beni durevoli hanno registrato un deciso aumento, pari al 4,8%, rimbalzando dalla contrazione dello scorso mese. Il dato ha superato le aspettative dell’1,2% e segna un notevole miglioramento rispetto al precedente -0,3%.

Gli ordini di beni durevoli core sono all’1,0%, superiori alla stima dello 0,2% e alla lettura dello 0,1% del mese scorso.

Le richieste di sussidio di disoccupazione su base settimanale sono state 251000, più delle 241000 previste e del dato corretto della scorsa settimana, pari a 233000 domande.

L’indice dei prezzi interni ha superato le aspettative con una lettura dello 0,6% a fronte dello 0,5% stimato.

L’indice preliminare dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero segna 53,9, dato di poco superiore alla stima del 53,6.

Le vendite di nuove abitazioni deludono, con soltanto 563000 unità vendute. I trader attendevano 591000 unità.

Il sentimento dei consumatori della University of Michigan Consumer ha superato la stima del 91,6 per raggiungere 93,8.

Più avanti nella giornata di oggi, alle 19:00 GMT, la Fed pubblicherà i verbali della riunione del Fomc di novembre. Il documento dovrebbe rafforzare la probabilità di un innalzamento dei tassi a dicembre.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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