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Il dollaro Usa tiene la linea dei 93

Da
Barry Norman
Pubblicato: Jan 19, 2015, 16:44 GMT+00:00

Il dollaro Usa si è lievemente deprezzato nel corso della sessione asiatica con i trader che preferivano portare a casa qualche profitto dopo che la

Il dollaro Usa tiene la linea dei 93

Il dollaro Usa si è lievemente deprezzato nel corso della sessione asiatica con i trader che preferivano portare a casa qualche profitto dopo che la banconota verde aveva rotto al di sopra di quota 93. Stamattina viaggia esattamente a quel livello. Le transazioni odierne in dollari Usa dovrebbero mantenersi contenute dal momento che negli Stati Uniti si celebra la festa di Martin Luther King. Gli investitori acquistano dollari, facendone lievitare le quotazioni, dal momento che l’economia Usa viaggia a pieno regime mentre gli altri principali protagonisti globali avanzano a stento. In Europa e Giappone la crescita è infatti piatta, mentre in Cina ha rallentato.

L’euro è scambiato ancora in territorio negativo nel corso della sessione asiatica, cedendo 8 punti sino a 1,1559. L’evento principe della settimana dovrebbe giungere giovedì 22 con l’annuncio da parte della Bce di un nuovo piano di stimolo. Le ultime mosse della Banca Nazionale Svizzera indicano che le autorità monetarie elvetiche ritengono che la Bce stia per lanciare un Quantitative easing su larga scala.

Stamattina l’euro ha quasi raggiunto il minimo degli ultimi 11 anni con gli investitori fermi in attesa di quella che potrebbe rivelarsi come la decisone più difficile mai presa dalla Bce per combattere la deflazione e rimettere in moto le economie di Eurolandia. Fonti Reuters sostengono che la Bce adotterà un approccio ibrido: acquistando debito sovrano ripartendone i rischi per tutta l’Eurozona grazie al sostegno delle banche centrali nazionali, che faranno ciascuna i propri acquisti. Il franco svizzero è scambiato a 0,8664 contro il dollaro e a 1,008 contro l’euro. Il pericolo è che la mossa Bce scontenti i mercati, dal momento che alcuni si aspettano misure ancora più decise e un piano di portata ancora più vasta.

Stamattina i dollari di Australia e Nuova Zelanda viaggiano verso nuovi massimi contro l’euro, laddove gli investitori restano in attesa di alcuni dati economici-chiave dalla Cina (domani) e l’annuncio di un piano di stimoli da parte della Bce (giovedì). Questa settimana i trader australiani e neozelandesi guarderanno alla Cina per conoscere alcuni importanti dati economici come l’andamento del Pil nel Q4 2014, la produzione industriale per dicembre, quindi le vendite al dettaglio, le vendite di abitazioni, i nuovi cantieri a scopo abitativo e gli investimenti.

L’Aussie è scambiato a 0,8212 contro il dollaro Usa mentre il Kiwi viaggia a 0,7796. Il tanto vituperato euro è invece scambiato a 1,4831 contro il dollaro neozelandese dopo aver toccato il minimo di tutti i tempi a 1,4778 (venerdì). La valuta comune viaggia invece a 1,4060 contro l’Aussie dopo un minimo degli ultimi 4 mesi a 1,3997 (settimana scorsa).

Dal fronte asiatico non ci sono novità, fatta eccezione per la produzione industriale del Giappone che stamattina si è rivelata migliore delle attese benché non abbastanza da risollevare le quotazioni dello yen, il quale fino a quel momento aveva beneficiato del suo status di bene-rifugio. Il JPY è scambiato in rialzo di 41 punti contro il dollaro a 117,01; il cross EUR/JPY ha invece perso 55 punti e viaggia a 135,32 mentre l’euro continua a deprezzarsi.

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