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Il deprezzamento del dollaro supporta le valute principali

Da
Barry Norman
Pubblicato: Feb 13, 2015, 19:39 GMT+00:00

In tarda sessione di ieri il dollaro Usa è caduto a quota 94,10 e continua a cedere terreno anche in apertura di sessione asiatica odierna. La banconota

Il deprezzamento del dollaro supporta le valute principali

In tarda sessione di ieri il dollaro Usa è caduto a quota 94,10 e continua a cedere terreno anche in apertura di sessione asiatica odierna. La banconota verde si è portata in prossimità della linea dei 119 yen durante la mattinata di Tokyo, nel bel mezzo di una nuova serie di eventi di mercato; frattanto i trader provano a digerire i deboli dati economici Usa di ieri e i rapporti secondo i quali le autorità della Banca del Giappone sarebbero meno propense che non in passato a intervenire con nuovi allentamenti monetari.

Il deprezzamento del dollaro Usa a seguito del passo falso di vendite al dettaglio e richieste di sussidi per la disoccupazione ha finito per supportare l’oro dal momento che le materie prime denominate in dollari sono divenute immediatamente più convenienti per gli investitori. A ogni modo, il prezioso non dovrebbe essere comunque in grado di rifarsi delle perdite patite questa settimana, con le sue quotazioni che finiranno infatti per calare del -0,5%.

Nonostante le ultime perdite, le prospettive del dollaro si mantengono rialziste dal momento che diversi investitori continuano a scommettere sul rialzo dei tassi da parte della Fed nel corso di quest’anno.

La Grecia ha scelto di adottare un approccio più conciliante con i propri creditori rispetto al modo in cui gestire il suo programma di salvataggio internazionale, nel tentativo di addivenire a una soluzione che eviti al paese ellenico di rimanere privo di liquidità a partire dal prossimo mese. Il deprezzamento del dollaro a seguito degli ultimi dati Usa (vendite al dettaglio e richieste di sussidi) ha reso più attraente l’oro agli occhi degli investitori che detengono altre valute. L’euro è lievitato a quota 1,1425 grazie alla notizia di un accordo per il cessate-il-fuoco fra il governo di Kiev e gli insorti che controllano alcune regioni dell’est del paese. I colloqui con Atene proseguiranno intanto anche lunedì dopo che la Bce ha deciso di estendere la linea di credito da 5 miliardi di euro al fine di aiutare Atene nei suoi bisogni più immediati.

Stamattina, nel corso della sessione asiatica, i mercati si mostrano particolarmente attivi. L’Aussie è lievitato di 40 punti a quota 0,7776 beneficiando del deprezzamento del dollaro, pur dovendo fare i conti con le parole del governatore Rba Stevens. Stanotte il dollaro australiano ha sfruttato l’ondata di vendite di dollari Usa scatenatasi fra i detentori di valute G10 e stamane muove verso l’alto dopo che il governatore della banca centrale non ha voluto rivelare alcunché di nuovo circa le prossime mosse dell’istituto, mettendo in allarme quanti invece si aspettano una nuova fase di allentamenti. Stevens ha infatti preso in contropiede quanti avevano scommesso su di un rapporto complessivamente ribassista sullo stato dell’economia nel corso della sua audizione parlamentare. Se così fosse stato, sarebbero infatti cresciute in maniera significativa le probabilità di assistere a un nuovo taglio dei tassi già a marzo.

Il Kiwi si è mosso di conserva all’Aussie guadagnando 25 punti sino a quota 0,7448: i trader hanno accolto con particolare timore la notizia di una possibile siccità nel paese. L’economia della Nuova Zelanda dipende infatti significativamente dal settore dei latticini, che un’eventuale siccità avrebbe danneggiato con un rialzo dei prezzi e la conseguente riduzione delle esportazioni. Per questo motivo, i trader monitoreranno con attenzione l’asta della prossima settimana.

Lo yen si è apprezzato sia contro l’euro sia contro il dollaro, scambiato rispettivamente a 135,31 e 118,47. Le voci secondo cui i vertici della BoJ sarebbero riluttanti a varare un nuovo ciclo di allentamenti monetari ha portato la divisa nipponica a guadagnare contro diverse sue controparti valutarie. È molto difficile che la banconota verde possa comunque scendere al di sotto della linea di supporto tecnico a metà quota 118; diversi osservatori rimangono convinti del fatto che il governatore BoJ Kuroda si mantiene pronto a varare nuovi allentamenti per deprezzare ulteriormente lo yen.

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