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I Trader di EUR/USD Nervosi in Vista della Decisione sul Debito Greco

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Feb 21, 2015, 19:30 GMT+00:00

Venerdì la coppia EUR/USD registra un ribasso, messa sotto pressione dalle tensioni legate alle trattative sul piano di salvataggio della Grecia. Le

I Trader di EUR/USD Nervosi in Vista della Decisione sul Debito Greco

Venerdì la coppia EUR/USD registra un ribasso, messa sotto pressione dalle tensioni legate alle trattative sul piano di salvataggio della Grecia. Le perdite precedenti sono state in parte riassorbite in virtù del crescente ottimismo riguardo un possibile esito positivo, visto che in giornata è atteso l’annuncio di un’estensione del finanziamento alla Grecia. La proposta iniziale di ieri è stata rigettata dalla Germania, ma oggi gli investitori sembrano propendere per il raggiungimento di

una soluzione di compromesso fra il ministro delle finanze greco e le controparti dei paesi dell’Eurozona.

Venerdì la coppia GBP/USD continua a perdere terreno; a pesare è anche la questione Grecia, a causa dei legali esistenti fra l’economia britannica e l’Eurozona. La sterlina britannica chiuderà presumibilmente la settimana su terreno negativo contro il dollaro, pochi giorni dopo aver segnato il nuovo massimo del 2015.

Sebbene nel corso delle trattative sulla Grecia i trader abbiano cercato di ridurre le proprie posizioni, la ragione principale dietro l’ondata di vendite è il rapporto di inizio settimana della Banca di Inghilterra, che ha espresso parere unanime a favore del mantenimento dei tassi di interesse e delle attuali misure di stimolo, un segnala che lascia intendere come un aumento dei tassi nel corso del 2015 sia oramai da escludere.

I future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile rimangono relativamente invariati, ma dovrebbero chiudere la settimana in ribasso. Per la terza volta, i compratori non sono riusciti a creare un momentum sufficiente a innescare una rottura rialzista.

Dietro l’ondata di vendite di questo fine settimana c’è il rapporto ribassista sulle scorte dell’API di mercoledì 20 febbraio. I dati indicano un incremento pari a 14,3 milioni di barili. Giovedì, l’Agenzia di Informazione sull’Energia ha invece segnalato un incremento di 7,7 milioni di barili, contro stime per soli 3,2 milioni.

Oggi i trader sono in attesa di ulteriori informazioni riguardo l’estensione del piano di aiuti alla Grecia e, ancora più importanti, dei dati sul conteggio dei pozzi che hanno sospeso la produzione.

Su Comex i future sull’oro con scadenza ad aprile rimangono invariati ma tendenti al ribasso, facendo presagire un possibile aumento della volatilità in scia all’eventuale accordo fra Grecia e creditori europei.

La giornata di oggi non registra notizie di particolare rilievo negli USA, ma i trader potranno reagire agli ultimi dati economici su Eurozona e GB.

In Germania l’IPP è sceso dello 0,6%, mentre l’indice PMI Flash del settore manifatturiero è fermo a 50,9, entrambi al di sotto delle aspettative. L’indice PMI Flash del settore manifatturiero in eurozona è anch’esso sotto le aspettative (51,1 contro 51,6).

In GB le vendite al dettaglio registrano valori al di sotto delle aspettative. I trader avevano scontato una lettura di -0,1%, ma il rapporto segnala un calo effettivo dello 0,3%. Il PMI Flash negli USA supera le aspettative con una lettura di 54,3.

In giornata, qualora la Grecia riuscirà a strappare un consenso alla sua proposta, prevediamo un rally di copertura short sui mercati EUR/USD e GBP/USD. In mancanza di un accordo, i mercati di commodity e valute potrebbero perdere forza in chiusura

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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