Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile perdono quasi il 3%, spinti in ribasso dai rinnovati timori riguardo l'eccesso di produzione.
Lunedì i future sul petrolio greggio con scadenza ad aprile perdono quasi il 3%, spinti in ribasso dai rinnovati timori riguardo l’eccesso di produzione. La domanda da parte delle raffinerie è in calo e l’ultimo rapporto indica che la chiusura delle piattaforme petrolifere procede con un ritmo più lento. Questo scenario preoccupa i trader perché potrebbe significare che per ridurre le scorte potrebbe essere necessario più tempo.
Le valute estere più deboli hanno contribuito a sostenere il dollaro USA, rendendo in tal modo più costosi i future sull’oro con scadenza ad aprile per i detentori di valuta estera, e finendo con il frenare la domanda. L’ondata di vendite ha contribuito a superare il livello di supporto dal forte impatto impatto psicologico dei 1200$, attivando i sell stop e incoraggiando un’ondata di vendite short aggressive.
Oggi, e forse nei prossimi due giorni in corrispondenza della fine della festività del capodanno lunare in Cina, i trader andranno alla ricerca di un’ulteriore pressione ribassista. I trader tengono sotto osservazione sul grafico gli obiettivi ribassisti a 1185,30 e 1176,80 come possibili livelli di supporto prima del minimo principale del 2 gennaio a 1168,30.
Il clima di euforia riguardo il raggiungimento di un accordo fra Grecia e creditori dell’eurozona sembra abbia avuto vita breve, dato che già lunedì a inizio sessione le vendite sono riprese con slancio. La debolezza iniziale ha subito un’accelerazione in seguito alla pubblicazione del rapporto Ifo sulla fiducia delle imprese in Germania, che registra un 106,7, valore pressoché invariato rispetto al mese precedente, ma inferiore alle stime di 107,4. Occorre tenere anche conto che il nuovo dato segue il rapporto deludente sul settore manifatturiero dell’eurozona pubblicato venerdì, messo in ombra dala notizia del raggiungimento di un accordo sulla questione Grecia.
A inizio sessione la coppia GBP/USD perde terreno in scia al ribasso dell’euro, ma sembra aver pesato anche il crollo dei prezzi del petrolio. Inoltre, il rapporto sulle vendite al dettaglio della Federazione dell’Industria Britannica indica che nel mese di gennaio il saldo è sceso da 39 a 31, contro le previsioni di trader che indicavano un 34. La coppia forex ha comunque trovato supporto dopo la pubblicazione dei dati deludenti sulle vendite delle case esistenti negli USA.
Nel mese di gennaio gli Stati Uniti registrano una flessione delle vendite al dettaglio ai minimi degli ultimi nove mesi. Attualmente il dato si ferma 4,82 milioni di unità, contro le previsioni per 5,03 milioni e un valore del mese precedente di 5,07 milioni di unità.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.