I principali indici azionari statunitensi indeboliscono le preoccupazioni per la rinnovata guerra commerciale

Giovedì, i principali indici azionari statunitensi hanno chiuso in ribasso a causa delle rinnovate preoccupazioni sulla disputa commerciale tra Stati Uniti e Cina. Entrando in questo summit di fine settimana, i trader sono meno fiduciosi che un accordo commerciale sarà raggiunto tra le due potenze economiche. All’inizio della settimana, il mercato azionario era sostenuto dall’ottimismo, il presidente degli Stati Uniti Trump e il presidente della Cina Xi Jinping avrebbero raggiunto un accordo commerciale al vertice del G20 in Argentina dal 30 novembre al 1 ° dicembre.

Nel mercato finanziario, l’indice di riferimento S & P 500 si è attestato a 2737,76, in ribasso del 6,03 o -0,22%. Il chip blue Dow Jones Industrial Average ha chiuso a 25338,84, in ribasso del 27,59 o -0,11% e il NASDAQ Composite basato sulla tecnologia ha chiuso a 7273,74, in ribasso del 17,85 o -0,24%.

Le azioni si indeboliscono dopo che Navarro è stato annunciato come ospite

All’inizio della sessione, dopo aver registrato modesti guadagni, tutti e tre gli indici maggiori si sono mossi in ribasso dopo che il South China Morning Post ha riferito al consigliere della Casa Bianca Peter Navarro di partecipare alla cena tra il presidente Donald Trump e il leader cinese Xi Jinping a Buenos Aires al vertice del G20. CNBC ha successivamente confermato la notizia.

Le azioni hanno toccato i loro minimi storici mentre la notizia della presenza di Navarro ha colpito il mercato. La vendita è stata alimentata dalle speranze smorzate che un accordo commerciale potesse essere raggiunto alla cena, dato il suo tono falco sulle relazioni commerciali tra Cina e Stati Uniti.

All’inizio del mese, le azioni sono crollate dopo che Navarro ha dichiarato che un accordo tra gli Stati Uniti e la Cina sarebbe avvenuto alle condizioni di Trump, non di Wall Street. Questi commenti furono in seguito negati dal capo consulente commerciale di Trump e dalla direzione del Consiglio economico nazionale, Larry Kudlow.

Mercati del Tesoro Statunitensi

Giovedì, i rendimenti del Tesoro statunitense hanno continuato a subire pressioni, in seguito alle dichiarazioni accomodanti del presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, di mercoledì. Powell ha detto che crede che i tassi di interesse siano vicini alla neutralità. Questo è stato un netto cambiamento rispetto ai commenti fatti da Powell circa due mesi fa.

“I tassi di interesse sono ancora bassi rispetto agli standard storici e rimangono appena al di sotto dell’ampia gamma di stime del livello che sarebbe neutrale per l’economia – ovvero, né accelerare né rallentare la crescita”, ha detto Powell all’Economic Club di New York.

Il rendimento del tesoro statunitense a 10 anni è sceso al di sotto del 3,00 percento, toccando il 2,997 percento prima di stabilirsi vicino al 3,043 percento. Il rendimento del titolo del Tesoro a 30 anni è salito al 3,39% e il rendimento a 2 anni è salito al 2,813%.

In altre notizie, i verbali della riunione del 7-8 novembre del Federal Open Market Committee hanno indicato la forte probabilità di un altro rialzo del quarto di punto nel tasso di interesse di riferimento della banca centrale. Tuttavia, il verbale ha anche rilevato alcune preoccupazioni in merito alla “tempistica” degli innalzamenti dei tassi.