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I Principali Broker Forex Riducono I Leverage Dopo La Scioccante Decisione Della Banca Nazionale Svizzera

Da
Barry Norman
Pubblicato: Jan 19, 2015, 22:55 GMT+00:00

Giovedì scorso (15 Gennaio) l'attenzione dei trader era interamente rivolta alle dichiarazioni dei membri della BCE e dei rappresentanti dell'Unione

I Principali Broker Forex Riducono I Leverage Dopo La Scioccante Decisione Della Banca Nazionale Svizzera

Giovedì scorso (15 Gennaio) l’attenzione dei trader era interamente rivolta alle dichiarazioni dei membri della BCE e dei rappresentanti dell’Unione Europea in previsione della riunione che si terrà il 22 gennaio. Giovedì mattina l’euro era scambiato a 1,17$, leggermente al di sopra del suo range medio di trading. Ricordiamo come la coppia USD/CHF sia stata negoziata per diversi mesi a 1.0212 mentre la coppia EUR/CHF è rimasta invariata a 1.2009, i minimi stabiliti dalla Banca Nazionale Svizzera nel 2011.

Senza alcun preavviso, la banca centrale svizzera ha deciso di porre fine alla politica di difesa del tasso di cambio di 1,20 franchi per euro, politica durata per più di tre anni. L’istituto di credito ha inoltre apportato un ulteriore taglio ai tassi di interesse che si attestano “in un territorio fortemente negativo”. Alcuni sostengono che la decisione della BNS sia stata dovuta al possibile alleggerimento quantitativo atteso dalla riunione della BCE. Sembrerebbe, infatti, che la BNS non sia in grado di acquistare un numero sufficiente di euro per mantenere la sua valuta in prossimità dei minimi senza ampliare troppo il suo bilancio.

Da venerdì mattina i principali broker forex sono insolventi o in grandi difficoltà finanziarie. L’FXCM, il più importante broker forex del mondo è stato costretto a chiedere un prestito di emergenza di 300 milioni di dollari. Alpari UK è in fallimento per insolvenza, infatti, in un comunicato ha dichiarato: “L’abbandono del pavimento 1.20 sul cambio euro franco svizzero ha innescato forti perdite che i clienti possono supportare. Se un cliente non è in grado di coprire la perdita, la perdita verrà coperta da noi”. Nel caso specifico di Alpari UK, la società ha ricordato e specificato che «i fondi dei clienti continuano ad essere segregati in conformità con le norme della FCA». Le suddette dichiarazioni sono state rilasciate dopo che Excel Markets, broker della Nuova Zelanda ha annunciato la sua chiusura. Il Broker, infatti, non è stato in grado di coprire le perdite maturate dai clienti a seguito della decisione della BNS.

In un comunicato Alpari UK ha dichiarato che “se i clienti non sono in grado di supportare le perdite è il broker stesso a farsene carico”, frase che riassume perfettamente l’effetto di leva finanziaria. Dal 2000 ad oggi, il mondo del trading in valuta estera ha visto l’emergere di intermediazioni che si rivolgono al “retail”, o a trader minori, mentre prima l’accessibilità ai mercati valutari globali era riservata solo ai professionisti, o alle istituzioni maggiori. I broker forex al dettaglio hanno autorizzato i trader con limitate risorse finanziarie ad accedere al mercato. A seguito della decisione della BNS molti trader privati si sono ritrovati con il conto azzerato.

CNBC riassume perfettamente il processo.

Ecco come funziona:

Diciamo che desideri acquistare una posizione di 10.000$ in franchi svizzeri. Secondo le normative vigenti negli Stati Uniti, il tuo conto deve avere almeno 200$ poiché per quanto riguarda i mercati del Forex al dettaglio esiste un requisito di margine minimo del 2%. In altre parole, é possibile acquistare una posizione 50 volte superiore al patrimonio netto del margine del tuo conto.

Se il valore della posizione aumenta a causa di una mossa del mercato, non vi è alcun problema, contrariamente, se la posizione posta un calo significativo scendendo al di sotto dei margini del conto, è compito del broker liquidare i beni e  garantire che il cliente non perda più di quanto precedentemente investito.

Ecco che nasce il problema: se un trader al dettaglio non ha attivi sufficienti per coprire un saldo negativo, subentra il broker. Per questo motivo molti broker stanno pagando le conseguenze degli effetti della decisione inaspettata della Banca nazionale svizzera. Molti di essi, infatti, offrono una leva 100 a 1.

Detto questo, ci sembra opportuno segnalare come i conti individuali dei trader non siano mai stati a rischio e come gli operatori che investono fondi societari siano tutelati da un’apposita normativa. Un broker autorizzato deve soddisfare determinati requisiti di liquidità, tuttavia, esistono eventi che possono destabilizzare il broker, proprio come avvenuto la scorsa settimana. A seguito della decisione della BNS, infatti, i clienti con posizioni in franchi svizzeri si sono trovati di fronte a perdite nettamente superiori al loro capitale di trading, pertanto, sono dovuti intervenire i Broker.

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