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I Prezzi del Greggio Toccano le Stelle Guadagnando oltre 3$ in 24 ore.

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 4, 2013, 18:37 UTC

Il greggio WTI è scambiato a 97.22$ toccando le stelle in previsione di un calo delle scorte statunitensi. Questa mattina, nella sessione asiatica, il

I Prezzi del Greggio Toccano le Stelle Guadagnando oltre 3$ in 24 ore.

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Il greggio WTI è scambiato a 97.22$ toccando le stelle in previsione di un calo delle scorte statunitensi. Questa mattina, nella sessione asiatica, il combustibile guadagna 1.18$ rompendo fortemente al di sopra non solo del suo recente range di tranding, ma anche di quello previsto. Proprio come il cugino WTI, anche il Brent si muove al rialzo guadagnando 28 centesimi ed è negoziato a 112.87$, restringendo lo spread a 154.

Il combustibile europeo raggiunge circa 113$ a barile mentre il campione statunitense guadagna oltre 1$ per attestarsi sui massimi delle ultime 5 settimane a seguito della notizia che vorrebbe in procinto di avvio i lavori per un oleodotto capace di alleviare un collo di bottiglia nella fornitura del principale hub di stoccaggio del paese. Dopo che la TransCanada ha dichiarato di voler avviare la costruzione dell’oleodotto Keyston XL il 3 gennaio 2014, il greggio WTI guadagna oltre 2$ sulla sessione precedente. Il lancio del suddetto oleodotto consentirebbe al Paese di trasferire le scorte in eccesso di Cushing , Oklahoma, in un hub della Costa del Golfo degli Stati Uniti, dove si concentra una gran parte della capacità di raffinazione del paese.

Il greggio statunitense, conosciuto anche come  West Texas Intermediate o WTI, ha perso valore rispetto al Brent a causa dei vincoli infrastrutturali e la screscente produzione di olio di scisto che ha comportato un eccesso delle scorte a Cushing, secondo Nymex il principale contratto petrolifero del Paese. Il premio del Brent rispetto al greggio statunitense si restringe di quasi 1$ passando dai 16.58$ di martedì agli odierni 15.63$. L’eccesso delle scorte statunitensi per il Medio Oriente e l’Africa, negli ultimi mesi, avevano spinto gli investitori a puntare su un rialzo dello spread che la scorsa settimana aveva raggiunto i 19$, registrando un aumento di 2.64$ dal 18 settembre.

Il combustibile degli stati uniti è stato supportato anche dai numeri rilasciati ieri dall’Istituto Americano per il Petrolio che hanno mostrato un calo delle scorte nazionali pasi a 12,4 milioni di barili interrompendo così il forte incremento delle ultime 10 settimane che aveva raggiunto quasi i 36 milioni di barili. In programma per oggi pomeriggio, il rilascio del rapporto dell’Amministrazione dell’informazione energetica.

Nel primo pomeriggio di Ieri, sul New York Mercantile Exchange, la consegna di greggio WTI in Europa, prevista per gennaio, ha registrato un incremento di 10 centesimi di dollaro raggiungendo i 93.92$ al barile. I numeri sono stati supportati da nuovi dati che hanno mostrato una crescita della produzione statunitense e cinese. Nel mese di novembre l’indice manifatturiero statunitense ha registrato una crescita a ritmo sostenuto, che ha superato di gran lunga quella degli ultimi due anni e mezzo, grazie anche ad un intensificazione della produzione e delle assunzioni, pertanto dopo sei mesi consecutivi di crisi iniziata a primavera, l’attività manifatturiera si muove al rialzo mostrando una solida crescita per il trimestre ottobre-dicembre.

Due indagini hanno evidenziato come nel mese scorso si sia intensificata anche la produzione cinese mostrando una ripresa della seconda economia mondiale, seppur a ritmo moderato.

Gli investitori attendono la riunione dell’Organizzazione dei Paesi Esportatori di Petrolio (OPEC) che si terrà mercoledì a Vienna, e che vedrà come tema principale l’aggiornamento dei livelli di produzione. Nonostante la pressione suscitata da un possibile ritorno in auge di quelle attività di produzione attualmente interrotte, l’OPEC  prevede di mantenere intatto il suo obiettivo di produzione giornaliera pari a 30 milioni di barili.

Il combustibile destinato all’uso domestico si muove al rialzo guadagnando 56 punti ed è ora scambiato a 3.0713$ mentre il gas naturale sembra essere sempre più vicino al livello di prezzo dei 4$, infatti, guadagna 14 punti ed è negoziato a 3.989$ in previsione del rilascio dell’inventario EIA in programma per domani. Le basse temperature continuano a colpire gli Stati Uniti, infatti le previsioni meteo continuano a parlare di un calo delle temperature, fattore che contribuisce notevolmente all’incremento della domanda di combustibile per uso domestico.

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