L’oro reagisce molto debolmente all’introduzione del programma di stimolo monetario annunciato giovedì dalla BCE, guadagnando in giornata otto dollari per
L’oro ha ricevuto una spinta dalla decisione della Banca Centrale Danese di questa settimana di tagliare i tassi di interesse chiave per la seconda volta, per controbilanciare l’impatto del quantitative easing sulla propria valuta.
I trader sembrano ora più preoccupati dalle elezioni imminenti in Grecia. La sfida fra il primo ministro greco Antonis Samaras e il leader dell’opposizione Alexis Tsipras è arrivata oramai allo scontro finale, con il partito di Tsipras, ostile al piano di salvataggio del paese, che continua a guidare i sondaggi oramai a un passo dalle elezioni del 25 gennaio.
Due distinti sondaggi commissionati alle agenzie Alco e Rass, pubblicati mercoledì, indicano un vantaggio del 4,9% a favore di Syriza, la coalizione della sinistra radicale, sul partito Nuovo Partito Democratico. Il prossimo governo della Grecia dovrà decidere sull’eventuale estensione del programma di salvataggio internazionale che terminerà alla fine di febbraio. Questa sera ad Atene Tsipras terrà il suo ultimo discorso prima delle elezioni. Mostrandosi solidale verso i partiti europei ostili alla politica dell’austerità, Pablo Iglesias, il leader spagnolo di Podemos, raggiungerà Tsipras sul palco. Il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, il cui partito insegue
Podemus nei sondaggi prima delle elezioni di fine anno, si era unito ai sostenitori di Samaras a inizio mese.
Il rame ha perso terreno, avvantaggiandosi ben poco del pacchetto di stimoli. Il metallo si attesta a 2,588 mentre i trader temono scorte superiori alle previsioni e una debole crescita globale. Secondo Goldman Sachs, la domanda di rame dalla Cina, il più grande consumatore del mondo, nei prossimi 12 mesi pagherà il prezzo di una persistente debolezza nel mercato immobiliare. La crisi del mercato immobiliare, che pesa per la metà del consumo di rame in Cina, lo scorso anno è pesata sul consumo del metallo industriale e difficilmente finirà il trend nel 2015. La forza del dollaro USA – con un biglietto verde che ha guadagnato 150 punti attestandosi a 94,55, un massimo il massimo degli ultimi 12 anni – nei prossimi giorni dovrebbe pesare sui metalli.