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I Metalli Preziosi e Quelli Industriali Attendono La Decisione Della Fed

Da:
Barry Norman
Pubblicato: Dec 17, 2013, 17:39 GMT+00:00

Il mercato aurifero si muove al ribasso per la terza volta in quattro giorni sul retro delle speculazioni che prevedono un imminente avvio del programma

I Metalli Preziosi e Quelli Industriali Attendono La Decisione Della Fed

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Il mercato aurifero si muove al ribasso per la terza volta in quattro giorni sul retro delle speculazioni che prevedono un imminente avvio del programma di ridimensionamento della Fed e una nuova contrazione delle partecipazioni dei prodotti negoziati sugli exchange-traded. Il prezioso perde lo 0.6% ed è scambiato a 1.231,15$ l’oncia mentre l’argento registra una perdita dello 0,8% ed è scambiato a 19.94$ l’oncia. L’argento perde 183 punti e continua a muoversi al ribasso restituendo i guadagni di ieri in previsioni della riunione indetta dalla Federal Reserve, attualmente è scambiato a 19.918$, .

Un sondaggio eseguito da diversi analisti suggerisce che nel corso del prossimo anno, circa 311 tonnellate di lingotti d’oro  verranno ritirate dagli ETP garantiti in oro negoziati. Venerdì l’ SPDR Gold Trust, il più grande fondo comune di investimento (ETF) garantito in oro del mondo, ha riportato una riduzione delle partecipazioni a 835.7 tonnellate, ossia una perdita di 7,5 tonnellate settimanali. Fino ad oggi, nel 2013, gli investitori di questo fondo hanno venduto circa 515 tonnellate di oro, registrando un calo del 38%. Le prossime due settimane saranno decisive poiché assisteranno al rilascio di dati significativi che spaziano dalla produzione industriale alla riunione del  Comitato federale del mercato aperto (FOMC) prevista per il 17 e 18 dicembre, congiuntamente ai numeri del  PIL del trimestre finale che va dal mese di settembre al 20 dicembre, pertanto i trader dovranno prestare particolare attenzione ai suddetti dati. Inoltre, si prevede che la FED possa annunciare un cambiamento della sua politica monetaria.

L’avvio del programma di ridimensionamento dello stimolo monetario negli Stati Uniti avrebbe effetti altamente negativi sul metallo giallo giacché gli investitori sposterebbero il proprio interesse su obbligazioni e azioni, pertanto consigliamo di non avviare nuove posizioni lunghe in oro. Per quanto riguarda gli investitori preesistenti, essi potranno prenotare i profitti e posizionare ordini di stop-loss preparandosi così ad un possibile ridimensionamento monetario. Giovedì il rapporto sulle vendite al dettaglio negli Stati Uniti ha mostrato numeri più forti del previsto, incrementando così le speculazioni riguardo ad un imminente avvio del programma di ridimensionamento della Fed in occasione della riunione del 17-18 dicembre. Un quadro economico ancora più roseo  è stato supportato dalla notizia che vede il raggiungimento, da parte dei legislatori statunitensi, di un accordo sul bilancio provvisorio volto ad evitare un nuovo arresto del governo nel mese di gennaio. Quest’anno il lingotto ha registrato una perdita del 27% sul retro delle speculazioni che vedono un imminente ridimensionamento del programma di alleggerimento quantitativo della Fed, attualmente pari a 85 milioni di dollari mensili.

Il rame si muove al ribasso per la prima volta in otto giorni sul retro delle speculazioni che vedono un cambiamento della politica monetaria statunitense, pertanto i trader attendono  l’esito della riunione di due giorni della Federal Reserve degli Stati Uniti, che prenderà piede nella giornata di oggi. Il calo delle scorte dovrebbe limitare la mossa ribassista del metallo rosso. Dallo scorso settembre, le scorte monitorate dagli  exchanges di Londra, New York e Shanghai hanno mostrato una perdita del 24%  toccando i minimi annuali. Ieri, il premio per il rame pronta consegna e per quello con scadenza a tre mesi sul London Metal Exchange (LME) è aumentato toccando i massimi dal Maggio del 2012. I segnali conosciuti come backwardation mostrano scorte limitate. I future del metallo rosso hanno postato il rally più lungo degli ultimi tre anni, segnalando l’aumento della domanda di metalli in previsione di una forte crescita economica. Questa mattina il rame è scambiato invariato a 3.323$. Le scorte rilevate dalle borse di Londra, New York e Shanghai registrano una perdita del 24% dalla fine di settembre, toccando i minimi dal 14 dicembre 2012. Nel mese di novembre, la produzione industriale degli Stati Uniti si è mossa fortemente al rialzo raggiungendo i massimi annuali mentre, nel mese di dicembre, la produzione manifatturiera  della zona euro è cresciuta ad un ritmo più veloce di quanto previsto dagli economisti, questo quanto mostrato dai rapporti odierni.

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