Oggi al centro della scena c’è il dollaro USA. I dati superiori alle aspettative sull'economia statunitense, lasciando presagire un aumento anticipato dei
Oggi al centro della scena c’è il dollaro USA. I dati superiori alle aspettative sull’economia statunitense, lasciando presagire un aumento anticipato dei tassi di interesse ad aprile 2015, hanno contribuito al netto rialzo del biglietto verde. La notizia ha invece avuto un effetto ribassista su euro, sterlina britannica e oro, mentre il petrolio greggio ha registrato un rimbalzo.
Successivamente sono stati pubblicati i dati sulla fiducia dei consumatori negli USA, che registra un leggero incremento, passando dal 93,5 al 93,6, mentre l’inflazione attesa è scesa leggermente dal 2,9% al 2,8%.
Fra gli altri rapporti pubblicati, segnaliamo l’indice Richmond del settore manifatturiero con un dato leggermente inferiore alle aspettative, mentre le vendite di nuove case si ferma a 438.000, dato inferiore alle aspettative. La spesa personale aumentata dello 0,6%, leggermente sopra le stime che prevedevano lo 0,5%, mentre il reddito personale è cresciuto di oltre lo 0,4%, contro un incremento dello 0,6 valutato dai trader.
Nel complesso, i rapporti fanno pensare che la Fed si appresti ad aumentare i tassi di interesse già dall’aprile 2015, mentre piano che prevedeva un incremento degli interessi in Gran Bretagna rimane in stand-by. Dal canto suo la Banca Centrale Europea si appresta invece ad annunciare un programma di alleggerimento quantitativo. Questo scenario ovviamente favorisce il dollaro sulle altre valute.
Il rialzo del dollaro USA rende inoltre il dollaro più costoso nei confronti dei trader in possesso di valuta estera; uno dei motivi per cui l’oro per il mese di febbraio rimane sotto pressione sta proprio nella debolezza della domanda.
Le condizioni di pervenuto tecnico e gli aggiustamenti di posizione in vista del rapporto settimanale dell’Agenzia di Informazione sull’Energia atteso per domani hanno contribuito a innescare dei rally di copertura short sul petrolio greggio per il mese di febbraio. I trader prevedono una contrazione di 2,4 milioni di barili, ma questo si tratta di un indicatore di breve termine, mentre le previsioni di lungo periodo sono ancora ribassiste a causa dell’eccesso di produzione, e potrebbero rimanere valide fino al momento in cui gli Stati Uniti o l’Opec non decideranno di tagliare la produzione.
James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.