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I Dati Del PMI Manifatturiero in Cina , Germania e Francia Mantengono i Trader Valutari in Allerta

Da:
Barry Norman
Aggiornato: Dec 16, 2013, 23:48 GMT+00:00

È iniziato il conto alla rovescia per la riunione della Federal Reserve; il meeting di due giorni dovrebbe iniziare domani e terminare mercoledì, pertanto

I Dati Del PMI Manifatturiero in Cina , Germania e Francia Mantengono i Trader Valutari in Allerta
I Dati Del PMI Manifatturiero in Cina , Germania e Francia Mantengono i Trader Valutari in Allerta
I Dati Del PMI Manifatturiero in Cina , Germania e Francia Mantengono i Trader Valutari in Allerta

È iniziato il conto alla rovescia per la riunione della Federal Reserve; il meeting di due giorni dovrebbe iniziare domani e terminare mercoledì, pertanto ogni trader, o analista, sembra avere un’opinione diversa su cosa aspettarsi dalla suddetta riunione . Oggi, nonostante la chiusura al rialzo dei mercati azionari degli Stati Uniti registrata venerdì , la maggior parte degli indici azionari asiatici commerciano  al ribasso.

Dal fronte valutario internazionale, l’indice del dollaro statunitense è scambiato al ribasso perdendo lo  0.14% e raggiungendo il livello degli 80.10$, mentre l’euro e la sterlina si muovono leggermente al rialzo guadagnando rispettivamente lo 0,13 % e lo 0,02 %. La moneta comune guadagna 16 punti ed è negoziata a 1.3758$ mentre la valuta britannica riporta un rialzo di 10 punti ed è scambiata a 1.6305$. I trader dell’eurozona attendono l’odierno rilascio del PMI e dei numeri della bilancia commerciale mentre, sempre nella giornata di oggi, dovremmo assistere al rilascio dei dati della produzione industriale statunitense, dell’utilizzo della capacità produttiva e della produzione manifatturiera congiuntamente ai numeri relativi ai flussi del Net tic.  A fronte di ciò, ci aspettiamo una giornata fortemente volatile tanto per il dollaro statunitense quanto per l’euro, infatti i dati del PMI francese e di quello tedesco, potrebbero sconvolgere l’andamento della valuta comune giacché la Germania potrebbe mancare il bersaglio.

Sempre nella giornata di oggi, i mercati asiatici registrano un andamento ribassista dettato dall’inaspettato calo dell’indice manifatturiero cinese . Inoltre, la forte preoccupazione riguardante un imminente avvio del programma di ridimensionamento dello stimolo monetario della Fed, che potrebbe essere affrontato  durante la riunione di domani, ha contribuito ad alimentare quest’andamento ribassista.  Nel mese di dicembre,  l’HSBC Flash Manufacturing PMI della Cina è sceso di 0,3 punti stanziandosi a 50,5 contro i 50,8 di novembre, dopo una revisione al rialzo .

Lunedì il dollaro australiano aleggiava in prossimità dei minimi degli ultimi tre mesi, anticipando così

quella che potrebbe essere una settimana ricca di eventi, giacché i trader attendono  gli esiti della  riunione della Federal Reserve degli Stati Uniti , ciononostante il dollaro neozelandese rimane invariato.

Sulla base del trade-weighted di New York, il dollaro australiano tocca i 68.6, i minimi degli ultimi 3 anni, registrando un calo contro il dollaro statunitense che ha visto la moneta australiana scendere dagli 0.8909$ di venerdì agli attuali 0.8934$. Inoltre, a seguito del rapporto dell’HSBC Flash Manufacturing PMI della Cina, la valuta si muove ulteriormente al ribasso toccando gli 0.8920$ giacché il mercato cinese ricopre un ruolo chiave per le esportazioni australiane.

Detto questo, dall’altra parte del Mar di Tasmania , il kiwi è scambiato a 0,8255$ registrando un lieve guadagno sui livelli della scorsa settimana che vedevano la valuta scambiata a 0,8198$. Supporto tecnico è stato visto a 0,8260$, ritracciamento del 32,8% del sell-off  ottobre-novembre.  Offerte al di sopra degli 0,8300$ hanno supportato i guadagni.

Per il terzo trimestre, gli speculatori prevedono una il crescita interna che, giovedì , dovrebbe supportare il kiwi, giacché molti economisti si aspettano una aumento dell’11% del tasso trimestrale, crescita nettamente superiore alle altre nazioni. Una mossa simile sosterebbe un rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca centrale della Nuova Zelanda già nei primi mesi del prossimo anno. Stando a quanto annunciato martedì dall’aggiornamento di bilancio di metà anno,  Il governo neozelandese sembra intenzionato a mantenere intatta la sua previsione di un ritorno ad un avanzo di bilancio già dal 2014/15, tuttavia  alcuni anticipano importanti modifiche al suo programma di emissioni obbligazionarie .

A fronte di ciò , l’impatto della moneta è stato considerato limitato.

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