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HSBC, maxi ristrutturazione e -35mila dipendenti USA – Europa

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Feb 19, 2020, 08:33 UTC

La banca HSBC annuncia una maxi ristrutturazione e il licenziamento di 35mila dipendenti tra gli USA e l'Europa.

HSBC

Una delle principali banche europee e mondiali, HSBC, annuncia un maxi piano di ristrutturazione e di ridimensionamento miliardario degli asset globali che prevede il licenziamento di 35mila dipendenti tra Europa e Stati Uniti.

L’annuncio durante la presentazione del bilancio 2019 che per HSBC è stato negativo in maniera pesante: -32,9% sull’utile ante imposte, equivalente a una perdita di circa 13,35 miliardi di dollari. Le entrate sono aumentate del +5,9% nel 2019 a 55,4 miliardi di dollari, ma l’utile netto è calato del 53% a soli 6 miliardi di dollari.

In Europa e negli USA le cose non vanno

I mercati problematici per HSBC sono gli Stati Uniti e l’Europa, quelli storici che ora arrancano mentre l’Asia veleggia positiva e fa fare ricavi perché le economie asiatiche sono in espansione (ovviamente non si considera l’effetto coronavirus qui).

L’amministratore delegato a interim Noel Quinn ha spiegato che è necessario ridurre l’attività negli USA e in Europa, tagliare 35mila posti di lavoro passando dagli attuali 235mila a 200mila entro il 2022.

A dare i risultati peggiori sono i comparti di investment banking e commercial banking.

L’effetto coronavirus spaventa HSBC

L’Ad Noel Quinn, presentando i dati nefasti del 2019 ha voluto mettere le mani avanti anche per il 2020, annunciando che sicuramente il coronavirus causerà ulteriori effetti negativi sul gruppo bancario.

Le turbolenze sulla Borsa di Hong Kong e sulle altre cinesi potrebbero “influire sulla performance” ha detto Quinn.

Quanto costerà la ristrutturazione di HSBC?

Secondo la prima stima fornita da Quinn, la ristrutturazione dovrebbe costare circa 6 miliardi di dollari USA, mentre ulteriori 1,2 miliardi di dollari arriveranno dalla vendita di attività ritenute non utili ad HSBC come le divisioni sales, trading e equity research in Europa.

I tagli avverranno in fretta, già nel 2020 e nel 2021 e 35mila esuberi, seppure spalmati su due continenti, non saranno facili da gestire.

Alcune risorse saranno spostate in Asia, il che significa che alcuni se vorranno continuare a lavorare dovranno spostarsi nel continente. Negli USA HSBC espanderà, invece, la propria attività di corporate banking ai clienti internazionali.

Andamento del titolo HSBC Holdings (HSBA)

Il titolo azionario HSBC Holdings plc (HSBA), scambiato alla Borsa di Londra, ieri ha ceduto svariati punti percentuali lungo l’intera giornata.

Alle ore 16:30 del 17 febbraio il titolo HSBA valeva 592,60 GBX, a chiusura di giornata del 18 febbraio, una azione HSBC valeva 551,90 GBX con una perdita di valore pari a 40,7 GBX.

Oggi 19 febbraio, il titolo azionario della banca HSBC (HSBA) recupera il +1,92% in apertura di seduta alla Borsa di Londra. Il valore delle azioni è al momento della pubblicazione di 562,1 GBX.

Il digitale cambia la “geografia” bancaria

Ieri Intesa Sanpaolo ha annunciato una OPS su UBI Banca in cordata con UnipolSai e BPER. Il piano di acquisto del Gruppo Intesa prevede 5 mila esuberi e l’assunzione di 1 giovane ogni 2 dipendenti in “uscita volontaria”.

Se il piano non dovesse andare in porto, UBI banca ha comunque annunciato il taglio di oltre 2 mila dipendenti entro il 2022.

Altri 6.500 esuberi in Italia arriveranno dal piano industriale di Unicredit.

La digitalizzazione sta cambiando la geografia delle banche, perché la riduzione del personale ricade principalmente sulla chiusura delle filiali. I servizi si spostano sulle applicazioni digitali accessibili via web o dallo smartphone. Meno clienti si accostano agli sportelli bancari e di conseguenza meno dipendenti servono allo sportello.

Ma la digitalizzazione ha effetti anche sul lato interno delle banche, le quali passano da processi cartacei a processi digitali che eliminano molte attività prima delegate necessariamente al dipendente.

Insomma, le banche vivono una forte trasformazione e continuerà a essere così. Nelle banche serviranno ancora figure professionali, ma altamente qualificate e soprattutto poche.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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