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Intesa Sanpaolo vuol comprare UBI Banca con appoggio BPER e UnipolSai

Da:
Fabio Carbone
Aggiornato: Feb 18, 2020, 08:41 UTC

Intesa Sanpaolo vuole comprare il Gruppo UBI Banca con l'appoggio di BPER e UnipolSai che prenderebbero dei rami d'azienda specifici. Il titolo UBI Banca vola in Borsa.

Intesa Sanpaolo

Grande sorpresa questa mattina nel settore bancario italiano per l’annuncio da parte di Intesa Sanpaolo di voler acquistare UBI Banca per la cifra di 4,86 miliardi di euro con un premio del 27,6% rispetto al valore delle azioni di venerdì 14 febbraio. E naturalmente il titolo UBI Banca vola a +25,75%.

Intesa Sanpaolo lancia quindi un’offerta pubblica di sottoscrizione (OPS) con 10 azioni UBI portate in adesione che varranno 17 azioni Intesa Sanpaolo di nuova emissione.

L’operazione non è stata concordata e per ora UBI Banca non ha risposto. Ricordiamo che solo ieri UBI aveva presentato il nuovo piano industriale al 2022 con una situazione ritenuta solida dal management della banca, ma che avrebbe previsto il licenziamento di 2mila dipendenti e la chiusura di quasi 200 filiali.

Offerta pubblica di scambio volontaria

Secondo quanto riportato da Teleborsa si tratterebbe di una offerta pubblica di scambio volontaria e totalitaria, che per Intesa ha l’obiettivo di “consolidare ulteriormente la leadership nel settore bancario italiano”.

Se l’operazione dovesse andare in porto nascerebbe un grande gruppo bancario da 3 milioni di clienti, con una capacità di generare ricavi su scala europea e basata su di un modello di business resiliente e focalizzato su Wealth management & Protection.

Il nuovo Gruppo, a differenza delle scelte di Unicredit, valorizzerebbe il risparmio del Paese e rinforzerebbe il sistema bancario italiano. L’attività finanziaria della clientela ammonterebbe così a 1.100 miliardi di euro.

L’accordo Intesa – BPER – UnipolSai

Intesa Sanpaolo non comprerebbe proprio tutto di UBI Banca, ma avrebbe stretto un accordo con BPER che si impegnerebbe a comprare un ramo d’azienda di circa 1,2 milioni di clienti e circa 400 – 500 filiali ubicate prevalentemente nel Nord Italia. UnipolSai, invece, acquisterebbe le compagnie assicurative di UBI, in particolare Bancassurance Popolari, Lombarda Vita e Aviva Vita.

Un’operazione quindi ampia e complessa ma già concordata e che, se da un lato scomporrebbe l’attuale conformazione societaria di UBI Banca, dall’altra andrebbe ad accrescere la capacità operativa delle acquirenti.

La mossa di BPER: cosa comporterà?

BPER rileverebbe fino a un massimo di 500 filiali di UBI Banca, che equivalgono a 1,2 milioni di nuovi clienti per BPER.

Per fare ciò BPER supporterà l’operazione con un aumento di capitale in opzione ai propri azionisti che, in via prudenziale, dovrebbe valere fino a un miliardo di euro.

BPER rafforzerebbe così la rete di filiali in particolare in Lombardia dove raggiungerebbe una quota di mercato del 6% e un incremento della base clienti ragguardevole stimata nel +40%. Migliorerebbe l’efficienza operativa della banca e non avrebbe vincoli relativi ad accordi distributivi.

Miglioramento anche sotto il profilo economico dal momento che il portafoglio crediti aumenterebbe del +40% con un totale attivo di 100 miliardi di euro. Migliorerebbe anche il credito con un NPE ratio lordo che passerebbe dall’attuale 11,1%, all’8,2% a fine 2020. La redditività dell’investimento è stimata al 15% – 20%.

UnipolSai si espande ancora

L’operazione UnipolSai è subordinata all’offerta pubblica di sottoscrizione di Intesa Sanpaolo, ma se dovesse andare in porto il gruppo assicurativo porterebbe in dote tre compagnie assicurative e i relativi clienti. L’espansione riguarderebbe in particolare il ramo vita con Lombardia Vita e Aviva Vita, oltre a Bancassurance Popolari.

Il corrispettivo sarà determinato solo in una seconda fase, quando UnipolSai potrà accedere ai dati patrimoniali delle tre compagnie assicurative.

Perché Intesa Sanpaolo vuol comprare UBI Banca?

  • Creazione di valore per gli stakeholder;
  • rafforzamento del supporto per l’economia reale e sociale;
  • rafforzamento del ruolo di prima banca italiana con quote di mercato del 20%;
  • sinergie senza costi sociali;
  • riduzione del profilo di rischio;
  • affinità sulla sostenibilità, inclusione e responsabilità sociale e ambientale.

Sull'Autore

Writer freelance dal 2013 ha studiato informatica e filosofia ed anche un pizzico di sociologia. Nel 2016 ha scoperto la crypto economy e da allora scrive di blockchain e criptovalute, per approfondire un movimento che non è fatto solo di esperti matematici e crittografi, ma di gente che genera una nuova economia dal basso.

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