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Greggio in picchiata in un clima di incertezza su tagli produzione

Da
James Hyerczyk
Pubblicato: Nov 26, 2016, 08:28 GMT+00:00

Nella giornata di venerdì il petrolio greggio perde oltre il 3%; gli investitori, infatti, si sono sbarazzati delle posizioni long sui future, reagendo al

Greggio in picchiata in un clima di incertezza su tagli produzione

Nella giornata di venerdì il petrolio greggio perde oltre il 3%; gli investitori, infatti, si sono sbarazzati delle posizioni long sui future, reagendo al clima di incertezza rispetto all’eventuale raggiungimento di un accordo per un taglio della produzione da parte dei paesi dell’Opec. Dopo un’apertura in positivo, il mercato ha subito un’accelerazione ribassista in seguito alle dichiarazioni delle autorità saudite, stando alle quali il paese arabo non sarebbe intenzionato a partecipare alle trattative di lunedì con i paesi produttori esterni all’Opec.

I future sul petrolio greggio WTI con scadenza a gennaio si attestano a 46,50 $, in ribasso di 1,48 $ (-3,07%), mentre i future sul brent con scadenza a febbraio scendono a 47,62 $, in ribasso di 1,33 $ (-2,72%); entrambi i contratti, comunque, conservano un leggero rialzo da inizio settimana.

Secondo fonti giornalistiche, l’Arabia Saudita avrebbe dichiarato ai membri del cartello l’intenzione di non partecipare alle trattative di lunedì con i paesi produttori non appartenenti all’Opec, per concentrare anzitutto i propri sforzi sul raggiungimento di un consenso interno dell’organizzazione stessa.

Il cartello terrà una riunione a Vienna a fine novembre, e si prevede l’annuncio di un accordo per un taglio della produzione. La maggior parte dei paesi sono favorevoli all’idea di includere nell’accordo il più grande paese produttore non membro dell’Opec, la Russia, ma occorre prima risolvere alcune questioni aperte con Iraq e Iran.

L’Iraq vorrebbe un’esenzione totale dai tagli alla produzione, mentre l’Iran potrebbe accettare un congelamento della produzione, non certo un taglio.

Secondo le previsioni, alla riunione l’OPEC dovrebbe annunciare un tetto alla produzione attorno ai 32,5/33 milioni di barili al giorno, a fronte degli attuali 33,64 milioni.

GAS NATURALE

Nella giornata di venerdì, i future sul gas naturale con scadenza a gennaio si muovono in netto rialzo e salgono a 3,203 $ (+1,78%); intanto, con il ritorno di basse temperature negli USA e il conseguente aumento della domanda di combustibile per il riscaldamento, il mercato continua ad attirare una modesta quantità di acquisti. L’azione di prezzo, però, suggerisce che il freddo perdurerà solamente nel breve termine; gli ultimi aggiornamenti meteo, infatti, non parlano in alcun modo di basse temperature persistenti. È bene notare che il mercato sta testando una zona di ritracciamento a 3,199 $ e 3,311 $ e che questo potrebbe incoraggiare le vendite.

ORO

Venerdì, su Comex, i future sull’oro con scadenza a febbraio precipitano per poi rimbalzare e allontanarsi dai minimi, facendo pensare all’inizio di un rally di copertura short. L’azione di prezzo è stata infatti guidata da fattori tecnici a causa delle condizioni di iper venduto; al rimbalzo ha contribuito però anche il calo del dollaro USA.

ALTRE NOTIZIE

Nella giornata di venerdì volume e volatilità sono state estremamente basse, dato che – all’indomani del giorno del Ringraziamento – la maggior parte degli operatori è rimasto a bordo campo; entrambi dovrebbero tornare a salire la prossima settimana. Alcuni trader sono riusciti ad approfittare del basso volume di scambi producendo forti movimenti in controtendenza, in maniera tanto più evidente sui mercati valutari e sul dollaro.

Il dato sulla bilancia commerciale dei beni USA supera le aspettative con un -62,0 miliardi, oltre i -59,2 previsti e oltre i -56,5 miliardi del rapporto precedente.

Scendono le giacenze di magazzino dello 0,4%, ben al di sotto del +0,3% previsto e del +0,2% precedente.

Il PMI Flash del terziario negli USA si attesta a 54,7, leggermente al di sotto del 54,9 stimato.

Sull'Autore

James A. Hyerczyk ha lavorato come analista finanziario fondamentale e tecnico del mercato dal 1982. James ha iniziato la sua carriera a Chicago come analista di mercato a termine per commercianti di pavimenti presso il CBOT e il CME, e da 36 anni fornisce analisi di qualità ai trader professionisti.

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